Per i diritti e per il lavoro, oltre 400 quattrocento trentini manifestano a Milano: “Governo Meloni bocciato”
Oggi la seconda delle mobilitazioni indette da Cgil, Cisl e Uil su salari, precarietà, fisco e contrasto delle diseguaglianze. “Dall’esecutivo non arrivano risposte vere”
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TRENTO. Quattrocento trentini questa mattina, 13 maggio, hanno sfilato a Milano con le bandiere di Cgil, Cisl e Uil partecipando alla seconda delle tre manifestazioni nazionali indette dai tre sindacati unitariamente per chiedere al Governo di costruire risposte concrete e condivise sull’emergenza salariale, sul contrasto alla precarietà e alle diseguaglianze sociali, ma anche una riforma fiscale equa e una lotta vera all’evasione fiscale. Tutti temi su cui fino ad oggi l’Esecutivo Meloni – hanno ribadito i tre segretari nazionali dal palco nei pressi dell’Arco della Pace – ha dato risposte insufficienti e parziali.
Cgil, Cisl e Uil bocciano in larga parte il decreto lavoro, definendolo poco più che propaganda. Il taglio del cuneo fiscale per sostenere il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori è una richiesta sindacale, ma nella formulazione dell’Esecutivo Meloni è parziale e insufficiente visto che durerà solo cinque mesi.
Non c’è reale risposta all’emergenza retributiva in Italia come in Trentino, inoltre, se non si sostiene la contrattazione. Contrarietà ferma anche all’estensione dei voucher, in un settore già caratterizzato da lavoro povero e dei contratti a tempo determinato, che colpiscono soprattutto i giovani e le donne, anelli fragili del mercato del lavoro.
Ci sono poi i temi legati al finanziamento della sanità e della scuola pubblica, una riforma fiscale che ai sindacati appare iniqua e una lotta ad evasione ed elusione fiscale fin troppo timida. Infine il tema del Pnrr: bisogna sfruttare quelle risorse per promuovere una transizione inclusiva e giusta verso l’economia verde e digitale.