Fauna / Il dibattito

Abbattimento dei lupi, Lav contro Fugatti: “Decreto immorale”. L’Ue apre alla caccia di questi animali

L’atto firmato dal presidente della Provincia di Trento autorizza la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo nella zona di Malga Boldera (Sega di Ala) il cui alpeggio ricade nella parte trentina dei Monti Lessini. Enpa: "Offensiva legale"

LUPI Il decreto firmato da Fugatti
AVIO Attacchi del lupo, esplode la rabbia del sindaco di Avio
LESSINI Il recinto non basta più, allevatori esasperati
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TRENTO. “Dopo gli orsi è ora la volta di questi animali rei solo di fare ciò che la natura gli impone, mangiare, mentre l'atto firmato da Fugatti è immorale oltre che inutile a evitare le predazioni negli allevamenti queste uccisioni servono solo a lui nella corsa nel centrodestra alla candidatura alla Presidenza per le imminenti elezioni provinciali. Pensi invece ad aumentare le difese incruente delle malghe e a rifondere i pochi danni causati da questi animali ad attività economiche che lo ricordiamo esistono solo per, a loro volta, uccidere animali per le loro carni”. È questo uno dei passaggi centrali del comunicato stampa della Lav in merito al decreto firmato da Fugatti per l’abbattimento di due lupi.

”Un ente locale – scrive l’associazione – in spregio alle limitazioni nazionali ed europee, decide così di fare da apripista per avviare il massacro dei lupi in tutta Italia. Eppure, la letteratura scientifica è unanime: sono sempre e solo le misure preventive come le recinzioni, da implementare e migliorare di anno in anno, ad assicurare la coesistenza tra esseri umani e le specie selvatiche. Singole operazioni violente e sommarie non possono bilanciare anni di gravi carenze gestionali, di programmazione e prevenzione”.

“Lav percorrerà tutte le strade possibili per fermare questa nuova guerra scellerata e unilaterale di Fugatti e, anche per questo, scenderà in piazza proprio a Trento sabato 16 settembre, il giorno precedente all’apertura generale della caccia”.

Enpa: pronti a tutto

«Dal momento che Maurizio Fugatti non è riuscito a uccidere gli orsi JJ4 e MJ5, ha pensato bene di vendicarsi su due poveri lupi nell’area della Malga Boldera, nella zona di Ala (Trento), e di condannarli a morte senza se e senza ma». Così Enpa sul decreto con cui il presidente della PAT ha disposto l’uccisione dei due animali, utilizzando ancora una volta il pretesto dei danni alla zootecnica. Il provvedimento di Fugatti - sottolinea l’associazione - rompe un tabù: se esso dovesse produrre i suoi effetti, sarebbe la prima volta che nel nostro Paese gli esemplari appartenenti a questa specie particolarmente protetta verrebbero uccisi su ordine di un’amministrazione pubblica.

Ed è proprio per contrastare questo progetto sanguinario, che l’Ente Nazionale Protezione Animali sta predisponendo un’offensiva legale “a tutto campo” finalizzata ad accertare che quanto scritto nel testo del decreto risponda a verità, a verificare se le misure di prevenzione adottate fossero realmente efficaci e congruenti, a valutare se il decreto non violi alcuna norma nazionale ed europea. Il primo step di questa iniziativa è un accesso agli atti sui controlli eseguiti dalla Forestale, sui referti veterinari che hanno accertato la predazione, sui pareri resi da Ispra. Sulla base di quanto emergerà, Enpa impugnerà l’ordinanza dinanzi al TAR di Trento. Inoltre, l’associazione è pronta a denunciare per uccisione di animali (articolo 544 bis del Codice penale) non solo gli esecutori materiali ma anche i “mandanti istituzionali” della duplice esecuzione.

La commissione europea: “Affrontare il problema lupo in modo diverso”

"È vero che le specie in via d'estinzione devono essere protette. Ma se la specie non è più in pericolo in alcune regioni, dobbiamo affrontare il lupo in modo diverso e cacciarlo, ad esempio". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando ai giornalisti nella città bavarese di Bayreuth. La raccolta statistica sulla popolazione dei lupi da parte dei Paesi membri è in corso, ha spiegato von der Leyen, appellandosi a tutti i governi Ue affinché trasmettano i dati sui lupi "in modo da poter poi adattare l'interpretazione delle leggi".

"L'Ue vuole "avere i numeri e i dati suddivisi in modo più dettagliato per regione in modo da poter avere un quadro più chiaro di quale sia la realtà".

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