Tante assenze per gli allenamenti, i genitori di uno studente di una scuola superiore trentina bocciato fa ricorso
Nonostante l'elevato numero di assenze e senza l'attivazione da parte della scuola, nella seconda parte dell'anno, di corsi di recupero e sostegno, il giovane, secondo i ricorrenti, era riuscito a ottenere dei miglioramenti del proprio rendimento scolastico. Il presidente del Tar ha respinto la domanda cautelare proposta, fissando la trattazione del merito del ricorso a gennaio del prossimo anno
TRENTO Studentessa ammessa dal Tar (e bocciata) a maturità con 5 insufficienze
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TRENTO. Ennesimo ricorso al Tar di Trento per le insufficienze di studenti a scuola. I fatti della prima vicenda in questione erano già noti. Uno studente, pochi giorni fa, aveva presentato ricorso per non aver ottenuto il diploma di maturità, chiedendo la sospensiva del provvedimento dell'istituto di istruzione. Sospensiva che però non avrebbe comunque consentito al ricorrente «di iscriversi al corso di laurea in - omissis - dell'Università di Trento per l'anno 2023/2024 e di frequentare le relative lezioni». Il Tar quindi non aveva ritenuto che ci fosse urgenza, in attesa della trattazione in udienza collegiale.
Lo studente aveva chiesto però una nuova valutazione della Commissione esaminatrice. Ieri, 14 settembre, il presidente del Tar Fulvio Rocco ha respinto però tale richiesta, fissando per la trattazione di merito l'udienza a dicembre prossimo. Il giovane quindi, per ora, non otterrà la maturità.
Il secondo caso invece è il ricorso di un ragazzo (rappresentato dai genitori essendo minorenne) non ammesso alla classe successiva, al secondo anno di una scuola superiore di Trento. Al termine dell'anno scolastico 2022/2023 il giovane aveva ottenuto l'insufficienza in 4 materie: italiano, latino, storia e geografia e matematica. Cosa che non gli aveva permesso venire ammesso. La decisione era stata presa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale con la motivazione che l'alunno aveva «evidenziato gravi e diffuse carenze di base in merito a competenze e conoscenze». Inoltre, viene aggiunto, «anche a causa di un impegno non adeguato, non è riuscito ad acquisire un metodo di studio efficace tale da permettergli di affrontare con successo gli impegni scolastici».
Il provvedimento della mancata ammissione è stato impugnato dai genitori che ne hanno chiesto l'annullamento. Una richiesta mossa anche per il fatto che il figlio, che praticava una disciplina sportiva a livello agonistico, aveva avuto l'autorizzazione a uscire prima da scuola in alcuni giorni della settimana per svolgere l'attività.
Nonostante l'elevato numero di assenze e senza l'attivazione da parte della scuola, nella seconda parte dell'anno, di corsi di recupero e sostegno, il giovane, secondo i ricorrenti, era riuscito a ottenere dei miglioramenti del proprio rendimento scolastico, visto che nel primo quadrimestre aveva ricevuto insufficienze in ben sei materie.
Anche in questo caso il presidente del Tar ha respinto la domanda cautelare proposta, fissando la trattazione del merito del ricorso a gennaio del prossimo anno. Per ora, il ragazzo quindi dovrà ripetere l'anno.