Bypass di Trento, firmato il protocollo per sicurezza e salute degli operai e della cittadinanza
Il documento sottoscritto rappresenta un protocollo d'intesa fra le parti finalizzato alla prevenzione dei rischi e alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ma anche della popolazione in considerazione della grande rilevanza del cantiere per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria
TRENTO. Siglato oggi, 28 settembre, il protocollo d'intesa finalizzato alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e della cittadinanza coinvolti a diverso titolo nella realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento. Il documento - comunica Apss - è stato firmato dai delegati di Rete Ferroviaria Italiana, di Italferr e del Consorzio Tridentum - Damiano Beschin, Rosanna Del Maschio e Rocco La Capra - e da Dario Uber direttore Unità operativa per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal). Ha inoltre sottoscritto il documento per adesione Stefano Robol in rappresentanza dell'Osservatorio Ambientale. Presente all'incontro Paola Firmi, commissario straordinario del potenziamento della linea ferroviaria Verona Brennero.
Il documento sottoscritto rappresenta un protocollo d'intesa fra le parti finalizzato alla prevenzione dei rischi e alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ma anche della popolazione in considerazione della grande rilevanza del cantiere per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria. Rilevante per via dell'estensione dell'area interessata, delle dimensioni dell'opera, delle tecnologie impiegate, della complessità degli interventi e dei tempi di realizzazione, oltre che per l'impatto sulla popolazione. Il protocollo, nato per iniziativa di Uopsal - prosegue la nota - ha come obiettivo primario quello di assicurare il miglior livello di sicurezza a vantaggio dei lavoratori, con un occhio anche alla popolazione residente.
A questo scopo l'atto propone una modalità collegiale di procedere fondata sul confronto continuo e sulla cooperazione tra le varie parti, i soggetti cui spetta l'esecuzione dei lavori e gli enti a cui è affidato il controllo, e che ha dimostrato di essere maggiormente efficace, in termini di prevenzione, rispetto a singole azioni di vigilanza e repressione. Il protocollo nello specifico prevede l'istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento e confronto, che di volta in volta coinvolga i soggetti interessati, a seconda delle esigenze e delle criticità correlate ai lavori da eseguire.
Il tavolo che, in quanto ente promotore, sarà coordinato da Uopsal, vedrà la partecipazione dei seguenti soggetti: il committente o responsabile dei lavori, il direttore dei lavori, il coordinatore per la progettazione, il coordinatore per l'esecuzione, l'impresa che esegue i lavori con tutte le varie figure di rappresentanza. In base all'accordo, il tavolo tecnico si riunirà periodicamente nel corso dei lavori e, in particolare, in concomitanza con le fasi di lavoro e situazioni contingenti critiche o che prevedono maggiori rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Un'azione di assistenza, ma al tempo stesso un attento monitoraggio e che risponde a una specifica esigenza di prevenzione a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e della cittadinanza. A questo riguardo è opportuno sottolineare che il protocollo sancisce così una collaborazione che pur non facendo venir meno il ruolo primario di vigilanza e di controllo da parte di Uopsal, può contribuire al miglioramento dei livelli di prevenzione per i lavoratori in un opera così complessa e impattante, anche a tutela della popolazione circostante.