Consiglio provinciale: nell'ufficio di presidenza Franzoia, Demagri, Girardi e Stanchina
Si completa il quadro nell'assemblea legislativa di piazza Dante dopo il semaforo verde a Claudio Soini come presidente
VOTO Via libera per la presidenza del Consiglio: sì a Claudio Soini
GIUNTA Fugatti nomina Giulia Zanotelli e Simone Marchiori
TRENTO. Dopo l’elezione alla presidenza di Claudio Soini (Lista Fugatti presidente) e di Mariachiara Franzoia (Pd) vice, oggi pomeriggio (13 dicembre) si è completato il quadro dell'ufficio di presidenza del consiglio provinciale: eletti Christian Girardi di FdI (15 voti) per la maggioranza, Roberto Stanchina di Campobase (8 voti) e Paola Demagri di Casa autonomia (8 voti) per la minoranza.
Dopo il lungo stallo dovuto ai contrasti interni alla maggioranza tra FdI e Lega – con le modifiche in corsa alla composizione della giunta – anche l’assemblea può finalmente iniziare a lavorare e le minoranze, come da prassi, ottengono tre componenti su cinque dell’Ufficio di presidenza.
Il presidente Fugatti ha poi letto la relazione sulle operazioni elettorali. Su questo punto Lucia Maestri (Pd) ha ricordato che nel 2017, con un accordo maggioranza - minoranza, è stato introdotta la doppia preferenza di genere e le liste con l'alternanza uomo - donna. Una riforma della legge del 2003 che non è stata ricordata nella relazione: una svista grave, nonostante questa modifica abbia garantito la parità delle donne nelle liste.
Paolo Zanella (Pd) ha posto in evidenza la questione dell'astensionismo e della sempre più debole partecipazione alla vita sociale che devono essere posti al centro della riflessione politica. Oggi il fenomeno anche in Trentino ha raggiunto livelli drammatici, al punto che la maggioranza, in effetti, rappresenta solo un quarto dei cittadini. Se l'autonomia non riesce a creare una visione del mondo che contrasti le paure che caratterizzano la nostra società, ha aggiunto, questa sfiducia, che riguarda in modo ancor più grave i giovani, diverrà sempre più profonda. Infine, Zanella ha ricordato che la modifica della legge elettorale sulla rappresentanza femminile ha dimostrato di favorire la presenza in Consiglio delle donne. Zanella ha chiesto poi attenzione sull'uso del linguaggio che deve evitare quello che ha definito il maschile sovraesteso.
Anche Francesco Valduga, capogruppo di Campobase, ringraziando chi ha garantito il buon svolgimento delle elezioni, si è soffermato sulla gravità della non partecipazione al voto, ancor più grave in una realtà autonoma. Anche Per Lucia Coppola (Verdi - Sinistra) va recuperata la dignità della politica per convincere i cittadini a partecipare anziché delegare le decisioni che riguardano le nostre vite. Alla base di questo triste fenomeno, ha detto ancora Coppola, sta il distacco tra istituzioni e vita sociale, che in Trentino è ricchissima. Come ad esempio l'esclusione delle associazioni ambientaliste dal Comitato faunistico. L'obiettivo di riportare i cittadini al voto, ha concluso, dovrebbe essere l'obiettivo principale di questa legislatura.
Michela Calzà (Pd) ha affermato che il primo partito alle elezioni è stato quello dell'astensionismo, che si è manifestato in modo ancor più massiccio nel Basso Trentino, in particolare ad Arco e a Riva. Dati che vanno analizzati, ha aggiunto, per stabilire percorsi, da parte dei partiti, per riconquistare la fiducia dei cittadini, evitando di abbandonarsi fatalisticamente al fatto che il trend dei votanti è in calo. Gli elettori, ha aggiunto, non si sentono più importanti ma solo oggetti dei sondaggi e c'è una diffusa sfiducia nei confronti delle istituzioni.