Trento / Il giallo

L’amica di Maria Antonietta Panico: «Giovedì scorso la nostra ultima, lunga telefonata»

«Mary non era giù di morale, anzi: mi ha raccontato delle belle serate trascorse assieme alla figlia e i suoi amici. C’era un buon rapporto con l’ex marito, il padre della figlia. Ma della sua vita privata non diceva altro»

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di Marica Vigano'

TRENTO. «Mary l’ho sentita qualche giorno fa. Ancora non posso credere che non ci sia più». Lucy è un’amica di vecchia data di Maria Antonietta Panico, che lei chiamava “Mary”: si erano conosciute anni fa per questioni di lavoro al Cento Caf di via Perini e anche dopo la pensione di Lucy non si erano mai perse di vista.

«Quante chiacchiere al telefono, parlavamo anche per un’ora, un’ora e mezza. L’ultima volta è stato giovedì scorso ed era la Mary di sempre: serena, tranquilla. Non era giù di morale, anzi: mi ha raccontato delle belle serate trascorse assieme alla figlia e i suoi amici. Né mi ha parlato di problemi di salute. È per questo che non riesco a capire cosa possa essere successo e che non mi capacito che Mari sia morta».

L’amica spiega che Mary stava trovando lavoro. «Era bravissima: dichiarazione dei redditi, Isee, sapeva fare tutto. Ed era davvero gentile. Dava consigli alle persone che si rivolgevano a lei, anche nei periodi in cui non era occupata». Lasciato l’ufficio di via Perini, avev« fatto altre esperienze lavorative, sempre in ambito fiscale.

«Aveva terminato il lavoro a Levico in autunno e stava cercando un altro impiego - prosegue Lucy - Mi raccontava che aveva spedito il suo curriculum, e che tutti lo chiedono e solo pochi rispondono. Ma lavorare è necessario e Mary si augurava di trovare presto un’altra occupazione».

Mille erano gli argomenti di conversazione, ma Maria Antonietta era riservata per quanto riguarda la vicende sentimentali. «C’era un buon rapporto con l’ex marito, il padre della figlia. Erano in sintonia. Ma della sua vita privata non diceva altro. Chi ha conosciuto Mary la ricorda come una donna piena di vita, che non stava mai ferma. Le piaceva andare a cavallo e ricordo che aveva anche una moto. Era molto attiva, vivace, impegnata anche nella politica. Davvero non mi spiego cosa possa essere successo. Sono molto addolorata».

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