La "rivoluzione Contracta" per gli appalti? Tutto fermo e bloccato, enti pubblici in difficoltà
Ospedali senza forniture, scuole senza carta, Comuni che non possono fare acquisti: la nuova piattaforma è un disastro, e Trentino Digitale ammette di non saper cosa fare
TRENTO. Doveva essere la piattaforma delle meraviglie, che avrebbe permesso la transizione veloce e indolore verso la digitalizzazione dei contratti pubblici ed invece a 18 giorni dalla data d’inizio le amministrazioni si trovano in una situazione di stallo, ad affrontare problemi burocratici persino per comperare la carta igienica. Insomma la nuova piattaforma Contracta, sviluppata dall’Emilia Romagna, promossa dalla Provincia di Trento d’intesa con Trentino Sviluppo, e finanziata coi fondi Pnrr, secondo il consigliere del Pd Alessio Manica «ad oggi risulta essere nei fatti un contenitore vuoto ed inutilizzabile, sia da parte delle Stazioni appaltanti - Pat compresa - che degli operatori economici: da venti giorni tutto il settore dei contratti pubblici è bloccato e ciò sta provocando enormi ritardi e difficoltà in capo agli enti pubblici».
Disservizi sono stati raccolti anche dal consigliere di Campobase Michele Malfer, che in una interrogazione rimarca: «Gli operatori lamentano di non riuscire a generare il Codice identificativo gara (CIG), il tracciante anticorruzione, necessario per l'affidamento di beni e servizi indispensabili, comportando di fatto una situazione di stallo per l'Amministrazione».
Ma mentre le “stazioni appaltanti”, ovvero Comuni, Comunità di valle ma anche istituti scolastici, ospedali e uffici pubblici cercano di adeguarsi alla nuova piattaforma, si latita sul fronte della formazione, del supporto e dell’assistenza. «La cosa più sorprendente - sottolinea un’amministrativa - è che persino Trentino Digitale dichiara di non sapere utilizzare la piattaforma perché “stanno cercando anche loro di capire come funziona”, e quindi di non essere in grado di dare assistenza».
Ben diverso era il tenore della presentazione dell’assessore Achille Spinelli (sua la delibera per adottare Contracta) ancora a fine dicembre, quando si sosteneva che la nuova piattaforma avrebbe sostituito il vecchio sistema Mercurio senza creare alcun disagio. «Dal punto di vista operativo - aveva spiegato Antonio Tita, dirigente dell’Apac - tutti gli operatori accreditati su Me-Pat si ritroveranno nella nuova piattaforma, senza nessun cambiamento traumatico».
Si tratta di più di 7.200 referenti, già iscritti a Mercurio per vendere beni e prestare servizi, che ora stanno sperimentando l’accreditamento per poter lavorare.
L’esigenza di una nuova piattaforma era sorta dopo che il 1° luglio era entrato in vigore il nuovo codice appalti, operativo dal primo gennaio. Ma la transizione si sta rivelando tutt’altro che semplice. Da qui le due interrogazioni, una da parte del consigliere di Campobase Michele Malfer, ed un’altra a firma di Alessio Manica, consigliere del Pd «Ad oggi - scrive Malfer - risulta fornito il solo accesso alla piattaforma provinciale Contracta senza effettuare alcuna formazione agli operatori e senza fornire un supporto concreto agli enti pubblici».
Rimarca Manica: «La Provincia ha adeguato la propria normativa a quella nazionale, rinunciando di fatto ad esercitare una propria competenza primaria. Si chiede pertanto se la Giunta è a conoscenza di tale situazione, perché ha rinunciato a sviluppare una propria piattaforma, cosa sta facendo per risolvere il problema e quando sarà garantita la piena operatività di Contracta».
CHE COS'E' CONTRACTA
La scheda sul sito della Provincia:
Contracta è la nuova piattaforma di approvvigionamento digitale della Provincia autonoma di Trento messa a disposizione delle Stazioni appaltanti e Enti concedenti operanti sul territorio provinciale a partire dal 1 gennaio 2024.
La nuova piattaforma Contracta, finanziata con i fondi del Piano nazionale complementare al PNRR, è certificata secondo le regole tecniche AgID.
Le Stazioni appaltanti e gli Enti concedenti, tramite l'utilizzo di Contracta, gestiscono tutti i flussi legati alle diverse procedure di approvvigionamento, dall'affidamento all'esecuzione dei contratti pubblici, ai sensi dell’articolo 25, comma 3, del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36.
Gli operatori economici, attraverso un unico punto d'accesso, potranno partecipare a gare, rispondere a richieste di offerta o abilitarsi al mercato elettronico provinciale.
La nuova piattaforma si evolverà progressivamente, nel corso del 2024 e del 2025, per arrivare a gestire il maggior numero di attività connesse al ciclo di vita dei contratti pubblici, creando così un vero e proprio ecosistema di approvvigionamento digitale per la Provincia autonoma di Trento.