Urzì: “Da Cia parole confuse, il destino è stato segnato dalle sue decisioni”
Il Commissario provinciale di Fratelli d'Italia: “FdI risponde agli interessi del Trentino e del paese intero e non di solitari arrivisti disposti a tutto, oltre ogni regola di etica e morale, per una poltrona”
TRENTO. "In riferimento alle confuse note e dichiarazioni del consigliere provinciale Claudio Cia circa la sua sospensione da Fratelli d'Italia corre l'obbligo di ricordare come il destino dello stesso Cia è stato stato segnato dalle decisioni dello stesso consigliere, prima quelle di non voler rimettersi alle determinazioni del partito e poi quella di auto sospensione dallo stesso, istituto non esistente in FdI, lasciando nell'ambiguità la sua posizione dopo le provinciali dello scorso anno. Il partito ha semplicemente preso atto delle volontà di Cia di non rispondere più a Fratelli d'Italia. Ribadiamo proprio in questa circostanza come Fdi non sia un partito dalla porta girevole e non sia soprattutto un taxi da cui ottenere vantaggi personali sul piano istituzionale. Cia ha deciso di comunicare con parole vergognose di avere tradito il partito che gli ha permesso di essere eletto in consiglio provinciale non avendo avuto soddisfazioni personali in termini di poltrone, nulla a che vedere con gli interessi generali. Il consigliere deve quindi rimproverare solo se stesso per il suo destino politico e se c'è chi nutre amarezza è un partito che ha creduto e investito in lui per poi esserne tradito. La questione evidentemente si chiude qui perché FdI risponde agli interessi del Trentino e del paese intero e non di solitari arrivisti disposti a tutto, oltre ogni regola di etica e morale, per una poltrona". Così, in una nota, Alessandro Urzì, Commissario provinciale di Fratelli d'Italia.