Provincia, stipendi dei dirigenti fino a 240mila euro. Fugatti: “Vanno pagati bene o scappano”
Il presidente della Provincia commenta la proposta di De Col: «Non è che un manager di alto livello viene da noi perché ama lavorare in Trentino. Se vengono pagati meglio in Veneto o in Lombardia se ne andranno lì. È facile fare demagogia su queste cose, ma il dato di fatto è che le teste pensanti vanno dove sono meglio remunerate”
REDDITI In Provincia il più ricco è De Col
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TRENTO. «I dirigenti manager vanno adeguatamente remunerati se vogliamo rimanere un'eccellenza a livello nazionale. Altrimenti le persone con qualifiche molto elevate se ne vanno. Lo abbiamo già visto con il direttore generale di Trentino Sviluppo Marco Baccanti». Lo ha dichiarato, a margine della conferenza stampa della Giunta, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, in relazione alla proposta del nuovo direttore generale della Provincia, Raffaele De Col, di adeguamento dei compensi dei manager delle società di sistema della Provincia alla legge Madia, che prevede un tetto massimo di 240mila euro, un limite molto più alto rispetto all'attuale che è di 155mila euro.
Questa ipotesi - rivelata nei giorni scorsi dall'Adige - è stata subito duramente contestata dalle sigle sindacali del settore pubblico. Ma il presidente della Provincia - pur precisando che in questo momento «non è un tema all'ordine del giorno» - difende le ragioni di un eventuale aumento per i manager delle società pubbliche per non farseli scappare.
«Il Trentino ha sempre l'ambizione di essere un'eccellenza - osserva Fugatti - ma è chiaro che le eccellenze vanno pagate. Non è che un manager di alto livello viene da noi perché ama lavorare in Trentino. Se vengono pagati meglio in Veneto o in Lombardia se ne andranno lì. È facile fare demagogia su queste cose, ma il dato di fatto è che le teste pensanti vanno dove sono meglio remunerate. È sempre stato così e quindi è anche giusto parlare di questo tema e non bisogna averne paura. Per questo mi va anche bene che sia uscita la notizia».
Detto questo, comunque, il presidente Fugatti spiega che non sarà una decisione che sarà presa a breve.