Crack BTD, pienamente assolti (dopo anni) i revisori dei conti della Federazione Cozzio e Redi
La soddisfazione del presidente Simoni: «Le motivazioni della sentenza ribadiscono che hanno agito con peculiare professionalità e scrupolo nello svolgimento della loro attività»
IL CRACK MILIONARIO Ventisette milioni di debiti della "galassia" BTD
LIQUIDAZIONE Quando la Vigilanza sciolse la società
IL DANNO Cinquanta artigiani che non vedevano i soldi
TRENTO. Pubblicate in questi giorni le motivazioni della sentenza del giudice del Tribunale di Trento che l’11 gennaio scorso aveva assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex direttore della Divisione Vigilanza della Federazione Enrico Cozzio e il revisore Marco Redi, a suo tempo rinviati a giudizio nell’ambito della vicenda della cooperativa BTD.
Così viene messa la parola fine alla vicenda giudiziaria iniziata nel 2015 che aveva visto il coinvolgimento di 16 persone, di cui 14 richieste di rinvio a giudizio. Se sull'ingegnere, difeso dagli avvocati Stefano Daldoss e Paolo Demattè, pendeva l'accusa di bancarotta fraudolenta in concorso, nello specifico per una sovrastima di un immobile, diversa è la posizione per i due revisori.
A Cozzio, capo della Divisione vigilanza della Cooperazione, e Redi, revisore della Divisione vigilanza, entrambi difesi dagli avvocati Andrea de Bertolini e Giovanni Ponti era stato contestato di aver omesso di rilevare, segnalare e impedire azioni per evitare la crisi dell'azienda di costruzioni. La loro attività, si legge nella sentenza, «si è infatti fermata a quella che è la verifica dei dati di bilancio facendo i medesimi delle verifiche a campione narrate in molteplici modi da parte del perito di parte con le opportune verifiche del caso sempre puntualmente effettuate».
«Piena soddisfazione per noi difese - ha detto de Bertolini - perché ripristina la verità ed evidenzia il comportamento estremamente diligente di Cozzio e Redi. Risultato che non fa dimenticare il costo morale che questo procedimento ha avuto anche per la Cooperazione».
Sulla sentenza interviene il presidente della Federazione Roberto Simoni, «confermando ancora una volta la piena fiducia nell’operato dei professionisti, certificata ulteriormente dalle parole scritte nella sentenza dal giudice Marco Tamburrino».
Nella motivazione della sentenza si parla infatti di «peculiare professionalità e scrupolo nello svolgimento della loro attività da parte dei revisori, dimostrata palesemente nel corso della istruttoria dibattimentale…».
Ancora: “…l’attività dei revisori contabili Cozzio e Redi si è fermata a quella che è la verifica dei dati di bilancio facendo i medesimi delle verifiche a campione narrate in molteplici ruoli da parte del perito di parte…”.
È ancora: «nel corso dell’esame, effettuato da parte del dott. Enrico Cozzio, il medesimo ha chiaramente espresso che ha fatto tutto quanto in suo potere per fare in modo che arrivasse quanto prima alla liquidazione societaria…».
«La Federazione opera da sempre con assoluta trasparenza e tempestività, in modo obiettivo e indipendente, anche quando ciò comporti l’assunzione di decisioni delicate - commenta il presidente della Federazione Roberto Simoni -. Occorre ricordare che è stata la Divisione di Vigilanza a sollevare il “caso” BTD, e a determinarne tempestivamente la liquidazione coatta quando ancora non era stata depositata alcuna richiesta di fallimento da parte dei creditori od altri soggetti interessati».
La materia dei controlli e della revisione legale è un ambito estremamente complesso e governato da un vasto sistema di norme e procedure. Compito dei revisori della Federazione è quello di esprimere - a posteriori - un giudizio professionale sul bilancio (nell’ambito della revisione legale dei conti) e una valutazione qualitativa in relazione ad aspetti di carattere giuridico (nell’ambito della revisione cooperativa).