Valfloriana, contenzioso di Malga Sass, primo round al Tar per la pastora Fedel, sospesa l’ingiunzione del Comune
Mentre pende davanti ai giudici il ricorso sull’annullamento dell’affido della gestione a Fattoria Cheyenne, l’allevatrice blocca la richiesta di 12 mila euro. E l’agritur rimane chiuso
VALFLORIANA. Nel gergo della boxe si potrebbe dire che Monica Fedel ha vinto il secondo round, dopo che il primo era andato al Comune di Valfloriana, ma la partita resta aperta. La vicenda riguarda la gestione di Malga Sass, costituita da un agritur e una stalla, situata a 1.950 metri di altitudine oltre la frazione di Sicina.
Struttura che era stata data in gestione a Monica Fedel, prima del recesso unilaterale del contratto, visto che il Comune contestava alla donna inadempienze. Ne è seguito un contenzioso nei tribunali: la titolare della Fattoria Cheyenne (questo il nome dell’azienda agricola) era ricorsa al Tar ma il giudice, con sentenza del 5 dicembre del 2023, aveva dato ragione al Comune ed aveva annullato il contratto di gestione (ora pende l’appello promosso al Consiglio di Stato).
Un altro contenzioso è quello che si gioca al Tar sui soldi. Ieri i giudici, accogliendo l’istanza dell’allevatrice, hanno sospeso l’efficacia dell’ingiunzione di pagamento emessa dal sindaco di Valfloriana Michele Tonini il 22 marzo 2024, con cui si chiedeva a Monica Fedel il pagamento di 12.400 euro per il mancato rispetto, secondo il Comune, delle indicazioni del disciplinare di utilizzo della malga. Esse riguarderebbero in particolare il carico di bestiame, difforme rispetto a quanto stabilito (le percentuali minime bovine non sarebbero state garantite), i cani maremmani lasciati liberi di girovagare in zone accessibili anche alle persone, la mancata vigilanza degli animali, che avrebbero provocato danni e sporcizia a baite private, lontani dai pascoli assegnati.
Il Tar ha però ritenuto che le censure proposte non appaiono prive di fondamento e necessitino di un approfondimento. Per questo ha accolto la domanda cautelare di Monica Fedel, sospendendo l’efficacia del provvedimento impugnato e fissando la trattazione del merito del ricorso l’11 luglio.
«Nessun sindaco vorrebbe entrare in contenziosi di questo tipo, ma secondo noi ci sono state condizioni di mala gestione e io, in quanto responsabile della sicurezza pubblica, dovevo tutelarmi - spiega il sindaco di Valfloriana Michele Tonini - Noi nella Malga Sass negli ultimi 6-7 anni abbiamo investito molto, quasi 100mila euro, e abbiamo tutto l’interesse a farla funzionare bene e a veicolare il buon nome del nostro territorio. Invece anche quest’anno, il secondo consecutivo, siamo costretti a tenere chiuso fino a che non saranno conclusi i contenziosi legali. Non potevamo certo chiudere un occhio».