Orsi e lupi, il Comitato Papi chiede subito un referendum: “I cittadini devono dire la loro”
“C’è un sentimento diffuso di paura e senso di smarrimento della nostra gente rispetto alla condizione di mancanza di libertà e sicurezza che diventa ogni giorno più forte - si legge nel documento - si ritiene che sia giunto il momento di dare alle persone la libertà di esprimersi su questo argomento”
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TRENTO. Un referendum sui grandi carnivori perché i cittadini della Val di Sole possano esprimersi «sulla compatibilità della presenza di lupi e orsi con la conduzione di una vita sicura per la popolazione e per la salvaguardia delle attività economiche e sociali». Questa la richiesta del Comitato Insieme per Andrea Papi al presidente della Comunità della Valle di Sole, Lorenzo Cicolini. Con una lettera, datata 14 maggio 2024, il presidente del comitato Pierantonio Cristoforetti aveva chiesto un incontro per poter discutere dell'avvio della procedura di indizione del referendum.
«Considerato che la Comunità nel suo statuto riconosce il referendum quale strumento di diretta partecipazione dei cittadini alle scelte politico-amministrative e considerato altresì il sentimento diffuso di paura e senso di smarrimento della nostra gente rispetto alla condizione di mancanza di libertà e sicurezza che diventa ogni giorno più forte - si legge nel documento - si ritiene che sia giunto il momento di dare loro la libertà di esprimersi su questo argomento».
Ma la lettera non è stata l'unica. Il 22 maggio, Cristoforetti si era rivolto al presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini per la nomina di una commissione speciale d'inchiesta da inviare a tutti i consiglieri provinciali. Tale commissione, stando al comitato, dovrebbe avere diversi compiti, fra i quali rendere nota la fase iniziale del progetto Life Ursus; verificare eventuali richieste di autorizzazione per l'utilizzo di territori privati destinati all'esercizio dei diritti di uso civico a fini di sperimentazione senza la previsione di risarcimenti e tutte le fasi di sviluppo del progetto. E ancora le relazioni con il Ministero, l'Ispra e gli enti che hanno sottoscritto il Pacobace.
«Auspico che la serietà e le preoccupazioni imposte dai drammatici avvenimenti di questi ultimi mesi - conclude Cristoforetti - consentano l'avvio del percorso richiesto in quanto la verità e la responsabilità delle azioni della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini devono essere qualità e doveri che contraddistinguono la nostra autonomia».