L’operazione / Forze dell’ordine

Armi e droga in casa, arrestato un 56enne di Trento: a metterlo nei guai  un suo amico

Nel complesso sono stati sequestrati: 5 fucili di vario tipo e calibro (di cui uno con canne e calcio tagliati), 5 pistole, svariati caricatori, oltre un centinaio di detonatori a miccia, 700 tra proiettili e cartucce di vario calibro, polvere pirica, 3 rotoli di miccia detonante, 4 baionette, 3 bombe a mano (sprovviste di esplosivo e detonatore), 1 granata da fucile

TRENTO. Nella giornata di ieri, 18 giugno, i carabinieri della Compagnia di Trento hanno arrestato un 56enne del luogo per detenzione abusiva di armi, munizioni e materiale esplosivo, alterazione di arma e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso della serata antecedente, i militari della Radiomobile si erano recati presso l’abitazione di un conoscente dell’arrestato che riferiva loro di aver ricevuto dal suo amico, qualche giorno prima, una vera e propria “Santa Barbara” costituita da una cassa contenente numerose armi e munizioni, nonché materiale detonante.

Così i carabinieri, dopo aver provveduto a sequestrare quanto consegnatoli dal segnalante, si sono organizzati per andare a effettuare una perquisizione presso l’abitazione del 56enne, ritenendo altamente probabile che lo stesso detenesse illegalmente altro materiale.

In piena notte, con i necessari rinforzi, hanno bussato alla porta del sospettato ed hanno effettuato una approfondita perquisizione dei locali, rinvenendo un vero e proprio arsenale, nonché della sostanza stupefacente (un panetto di hashish da 100 gr. e un ulteriore pezzo da circa 40 gr.).

Nel complesso sono state recuperati e sottoposti a sequestro: 5 fucili di vario tipo e calibro (di cui uno con canne e calcio tagliati), 5 pistole, svariati caricatori, oltre un centinaio di detonatori a miccia, 700 tra proiettili e cartucce di vario calibro, polvere pirica, 3 rotoli di miccia detonante, 4 baionette, 3 bombe a mano (sprovviste di esplosivo e detonatore), 1 granata da fucile.

Tutto il materiale risulta risalente al I e II conflitto mondiale, ma comunque perfettamente funzionante. Le “polveri”, invece, verranno sottoposte ad analisi di laboratorio per verificarne l’effettiva capacità esplosiva. Dai primi accertamenti, non sembrerebbe trattarsi di armi provento di furto, ad ogni modo la detenzione da parte dell’uomo era del tutto illegale. Al termine delle operazioni il 56enne è stato condotto in carcere.

Per l’indagato vige comunque la presunzione di innocenza sino a quando la sua responsabilità non sarà accertata con sentenza definitiva.

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