Orsi confidenti, predisposte trappole a tubo per catturarli e rilasciarli muniti di radiocollare
Lo si è appreso a margine della seduta della giunta provinciale avvenuta oggi, venerdì 21 giugno, a Malè. Il presidente Fugatti: "La possibilità di azione che abbiamo oggi non era immaginabile un anno e mezzo fa"
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TRENTO. Sulla gestione dell'orso in Trentino "si sta facendo un percorso, e la possibilità di azione che abbiamo oggi non era immaginabile un anno e mezzo fa". Così, in conferenza stampa a Malè, dove oggi si è riunita la giunta, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
"L'auspicio è di poter mettere in campo in futuro azioni superiori a quelle possibili oggi. Il percorso non è facile e spesso fuori dal Trentino non viene capito e condiviso. Dopo l'uccisione di Andrea Papi, la sensibilità è però cambiata anche a livello istituzionale, ma è ancora troppo poca per quello che ci riguarda", ha detto il governatore.
A quanto emerso, in val di Sole sono state posizionate delle trappole a tubo per la cattura degli esemplari confidenti, che verranno poi dotati di radicolare e rilasciati.
Intanto, dopo l'incontro con la delegazione dell'Ofb, l'ufficio francese per la biodiversità, sulla gestione dei grandi carnivori, "cercheremo di fare squadra con la Francia per portare le nostre istanze a Bruxelles", ha detto, in conferenza stampa a Malè, l'assessore alle foreste, caccia e pesca della Provincia di Trento, Roberto Failoni.
"Siamo convinti che la direttiva Habitat e il Pacobace siano obsoleti e vadano rivisti, soprattutto per quanto riguarda gli interventi immediati. A Bruxelles c'è pochissima attenzione per l'orso", ha detto Failoni. L'assessore ha poi ribadito la richiesta di fornire lo spray anti-orso a tutti i lavoratori che operano nelle zone forestali, alle forze ordine e "se possibile, anche escursionisti". "Se non fosse possibile fornirlo a tutti - ha aggiunto - almeno che ci sia la depenalizzazione".