Feste Vigiliane, la tonca: nell’Adige finiscono Fugatti, Ianeselli e gli animalisti estremi
Il sindaco di Trento “colpevole” di aver puntato troppo sulle biciclette, il presidente della Provincia paga i ritardi sul Not. Cagol: “E nel frattempo l’ospedale cade a pezzi”
LE FOTO Lo spettacolo della Notte bianca
TRENTO. Pungente ironia. E qualche riflessione. Alla fine, simbolicamente, nel fiume Adige sono stati toncati per primo il presidente provinciale Maurizio Fugatti, «salvato» per il concerto di Vasco Rossi ma non per le grandi opere ancora ferme, poi il sindaco di Trento Franco Ianeselli - «colpevole» soprattutto di aver puntato troppo sulle biciclette - e infine gli animalisti estremi. Nonostante il maltempo, ieri sera si è svolto uno degli appuntamenti più attesi delle vigiliane, partecipato anche se con numeri lontani rispetto a quelli dell'anno scorso.
E ancora una volta nella gabbia e poi nel fiume ci è finito Giorgio Vianini, che nuovamente si è offerto per essere il volto di coloro che sono stati giudicati «colpevoli».Per prima, come detto, è arrivata la toncata di Fugatti che, se da un lato si è salvato per il concerto di Vasco Rossi (dove nonostante le polemiche che hanno preceduto l'evento non si sono per fortuna registrati spiacevoli episodi), dall'altra è finito al centro del dibattito sulle grandi opere. Una su tutte, il nuovo ospedale.
«Nel frattempo, il Santa Chiara cade a pezzi e ci vogliono milioni di euro per sistemarlo - ha incalzato l'avvocato dell'accusa Mario Cagol - Inizio lavori nel 2025? Direi di no, visto che la bretellina di Ravina occuperà la zona fino al 2027. Le grandi opere arrivano solo in formato rendering».
La ricorrenza quest'anno si è svolta senza dubbio in un clima diverso. Colpa della pioggia, che purtroppo ha guastato prima in parte la "magica notte" e poi, ieri, anche altre attività. Gli zatterieri ad esempio avevano in programma un tiro alla fune nel campo di Piedicastello, annullato per impraticabilità. Ora la speranza è quella che nei prossimi giorni il meteo migliori, per concludere nel modo più positivo possibile queste quarantunesime Feste vigiliane.