Fauna / I dati

In Trentino 46 avvistamenti di orso a luglio, pochi invece i lupi e a Povo lo sciacallo dorato

Il bilancio del mese scorso nel rapporto pubblicato online dalla Provincia, basato sulle segnalazioni dei cittadini. In 14 casi, però, si trattava sempre dell'orsa Kj1, accompagnata dai tre cuccioli nel Basso Sarca, che è stata abbattuta lo scorso 30 luglio fra le proteste. Intanto supera quota 27 mila firme la petizione lanciata proprio per favorire la tutela dei tre piccoli orsi, nati quest'anno e ora rimasti senza la madre

BOLZANO La Provincia autorizza l'abbattimento di due lupi in val Venosta
SCONTRO Biancofiore: un commissario in Trentino per la gestione degli orsi
GOVERNO Il ministro Pichetto: "Sopprimere singoli orsi non è soluzione"

BRAMBILLA "Fugatti: ha dato prova di crudeltà, arroganza e impotenza"

TRENTO. Nel mese di luglio 2024 sono stati 46 gli avvistamenti di orso (fototrappolaggi esclusi) segnalati dalla cittadinanza alle strutture competenti della Provincia. Si parla di 1,4 avvistamenti in media al giorno. Di questi, 14 (30%) sono da ascrivere alla sola orsa Kj1, accompagnata dai tre piccoli dell'anno, che è stata abbattuta lo scorso 30 luglio. Lo si legge nel report mensile pubblicato nella sezione "Grandi carnivori" del sito della Provincia di Trento.

Sono invece 33 i danni provocati dagli orsi registrati il mese scorso a patrimonio agricolo, apiari, pollai, ovicaprini e recinzioni.

"Episodi di danno di particolare rilievo, in quanto non particolarmente comuni, hanno riguardato alcune predazioni a carico di bovini al pascolo presso alpeggi in sinistra orografica della Val Rendena", si legge nel rapporto mensile.

"Infine, come già a giugno, un singolo esemplare di orso in fase di spostamento esplorativo in Trentino orientale (area dove la specie non è presente) ha cagionato alcuni danni al patrimonio apistico, nell'ordine il 3 luglio in Val Ceremana (Lagorai nord orientale), il 5 e il 7 a Imer (Primiero), il 9 sul territorio di Castello Tesino e il 15 tra Grigno e Tezze, in bassa Valsugana. I successivi indici di presenza del soggetto provengono dal Feltrino (Belluno), dunque in territorio veneto".

La sera del 20 e poi il 23 luglio, nella periferia di Vezzano, non lontano dal luogo in cui sono state rinvenute le carcasse dell'orsa F12 e di un altro piccolo, uccisi con ogni probabilità da un orso adulto, è stato osservato un piccolo dell'anno non accompagnato.

"Il materiale genetico reperito sul posto da un'unità cinofila potrà forse stabilire se il soggetto sia un altro piccolo di F12, sfuggito all'infanticidio. Il personale forestale sta tenendo monitorata la situazione".

Quanto ai lupi, spiega il Rapporto, a luglio sono stati pochi gli avvistamenti in Trentino. Un paio di essi hanno riguardato singoli esemplari "piuttosto confidenti", notati nei pressi di Cavalese e in Val d'Ambiez.

Come di consueto, nella stagione estiva sono aumentati i tentativi di predazione e le predazioni a carico del bestiame da reddito monticato in quota. Sono stati predati soprattutto ovicaprini, ma anche un asino, un alpaca e tre bovini, due dei quali in Lessinia, una località che storicamente è interessata da predazioni cronicizzate da lupo.

Il 15 luglio, inoltre, è stato avvistato un presunto sciacallo dorato nei pressi di Povo, sulla collina di Trento. Nessuna segnalazione di lince, che al momento non sembrerebbe presente in Trentino.

Frattanto, ha raggiunto più di 27.000 firme la petizione lanciata a fine luglio per i cuccioli dell'orsa Kj1, abbattuta lo scorso 30 luglio, sopra Arco, dopo che aveva aggredito un turista francese di 43 anni in località Naroncolo (Dro) poche settimane prima.

A lanciare l'appello Claudio Cosenza che si dice "profondamente toccato" dalla vicenda dell'orsa. "L'orsa Kj1 è stata uccisa in modo crudele - si legge nell'appello - lasciando i suoi cuccioli indifesi da soli. Chiediamo che i cuccioli dell'orsa Kj1 siano salvati e trasferiti in un territorio dove possano vivere serenamente, senza alcuna possibile persecuzione umana".

Per questo si richiede al governo, all'amministrazione locale e alle organizzazioni ambientaliste di "agire subito per garantire un futuro sicuro a questi cuccioli orfani".

Solo pochi giorni fa la Provincia di Trento aveva comunicato che "il Corpo forestale trentino ha attivato un monitoraggio ad hoc, secondo le specifiche linee guida" per i cuccioli e che "le poche segnalazioni di avvistamento di questi animali sono per ora sintomo di elusività".

comments powered by Disqus