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Quando il turismo può soffocare le valli: i disagi per ospiti e residenti

Traffico e code sulle strade, affollamento sui sentieir e ai rifugio, inquinamento acustico e da gas di scarico: in agosto il campanello d'allarme, in diverse valli, è sonoro e si pensa alle contromisure. Il direttore dell'Apt fassana, Nicolò Weiss: abbiamo potenziato il servizio di bus e stiamo cercando di spalmare le presenze anche su settembre e ottobre

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di Barbara Goio

TRENTO. Il termine, apparso timidamente qualche estate fa, è ormai un argomento estremamente attuale. "Overtourism", ovvero quel fenomeno per cui i turisti, soprattutto in alcuni periodi dell'anno, sono francamente troppi e mettono a rischio le località che li ospitano. A livello nazionale, la ministra del Turismo Daniela Santanché ha dichiarato che «parlare di troppo turismo è una bestemmia», ma nelle nostre valli e nei nostri laghi si è in molti casi raggiunta una situazione limite.

Sono diversi i disagi creati dall'overtourism, e colpiscono residenti e ospiti, in una catena poco virtuosa di eventi. Prima di tutto c'è il traffico: ore in coda per fare pochi chilometri, gas di scarico, difficoltà a parcheggiare.

Poi c'è il tema delle risorse: approvvigionamenti, acqua, energia, devono essere tarati per presenze che sono decine di volte il numero di residenti.

Anche lo smaltimento dei rifiuti è un disastro: difficile differenziare quando la massa di visitatori frequenta una zona per pochi giorni, ha abitudini diverse e spesso anche sensibilità diverse. Infine il rumore: chi arriva dalle città e visita le nostre montagne e i laghi in cerca di pace e tranquillità, non sempre riesce a trovarle.La buona notizia è che chi si occupa i turismo ha compreso questo problema e ha messo in atto strumenti che hanno tutte le potenzialità per funzionare.

La brutta notizia è che serve l'impegno di tutti, e questo ancora troppo spesso manca. Un esempio semplice semplice: chi va a mangiare in un punto di ristoro spesso chiede l'acqua minerale in bottiglia di plastica, mentre l'acqua del rubinetto è molto più buona.

Ma perché si riducano i rifiuti ci deve essere da entrambe le parti, cliente e ristoratore, la volontà di pensare al bene comune.Val di Fassa. La valle sta lentamente tornando a respirare dopo l'assalto di agosto. Da Ora a Canazei, tre ore per fare 60 chilometri in auto, code perfino per andare in bagno nei rifugi, la val di Fassa è una delle mete più ricercate dai turisti.

«È una valle lunga, con tanti paesi e tanta offerta: inevitabile che ci sia un grande afflusso - spiega il direttore dell'Apt Nicolò Weiss - ma da alcuni anni ci stiamo dando da fare per mitigare i disagi. Per esempio con la Fassa Guest card si possono utilizzare gratuitamente i bus, che partono ogni 15 minuti e che a volte di mattina non bastano. Oltre ai mezzi di Trentino trasporti abbiamo implementato a spese nostre quelli per Passo S. Pellegrino e Carezza».

Il problema traffico è molto presente, visto che «in media un turista percorre 40 km al giorno in inverno e 80 km al giorno in estate». E a chi rimarca che anche i bus comunque fanno la coda, il direttore dell'Apt fa presente che «un bus sostituisce una trentina di automobili».

Prosegue Weiss: «Con Trentino Marketing, ed i Comuni, da un paio d'anni stiamo cercando di spalmare le presenze anche su settembre e ottobre: è il tempo per il benessere, i rifugi hanno prolungato l'apertura e anche alcuni impianti restano aperti fino al 10 ottobre, così come i nostri uffici che sono operativi 7 giorni su 7».

L'idea dunque è di allungare la stagione «con alcuni alberghi che restano aperti tutto l'anno». Conclude Weiss: «Il Trentino sta iniziando a muoversi: bisogna pensare a cosa è meglio per la valle tra 10, 15 anni, e se alcuni discorsi fino a qualche anno erano tabù, ora si ha la consapevolezza che certe decisioni sono necessarie, dobbiamo dare alternative per garantire aria pura e tranquillità. Anche per coerenza, per esempio, non sponsorizziamo più eventi con auto e moto in quota».Lago di Garda -

Destagionalizzazione e mobilità alternativa sono le due direttrici seguite anche sul Garda.

«Si sa che agosto per gli italiani è il mese delle vacanze - precisa il presidente dell'Apt Silvio Rigatti - ma da anni premiamo chi organizza eventi in bassa stagione. Quest'anno a luglio e agosto registriamo un numero inferiore di arrivi, mantenendo le presenze. Questo significa meno persone per più giorni».

Prosegue Rigatti: «La politica turistica di Apt e dei Comuni è di avvantaggiare, con card e sconti, i residenti e chi non usa le auto. I sistemi "bus&go" (viaggi di più persone) e "auto stop" (si lasciano le chiavi dell'auto in albergo dopo l'arrivo) stanno avendo molto successo, come i parcheggi di attestamento e il noleggio di biciclette».

Campiglio. Lo scorso inverno si era ipotizzato di introdurre il numero chiuso per andare a sciare, proprio per evitare il sovraffollamento eccessivo.

«Alla fine - spiega Bruno Felicetti, General Manager Funivie Madonna di Campiglio - c'erano troppi ostacoli burocratici e non abbiamo introdotto questa misura. Abbiamo invece deciso di aprire gli impianti un'ora prima così da diluire i flussi, ed i picchi massimi di afflusso sono stati ridotti del 30%».

Riprende Felicetti: «In estate è diverso, ci sono molte altre attività, portate avanti su fasce orarie più ampie e anche con Apt abbiamo cercato di promuovere le destinazioni delle valli laterali. Quanto al traffico, in alcuni momenti l'attraversamento di Pinzolo è caotico, ma molti prediligono andare a piedi e l'utilizzo delle navette aiuta molto. Quest'anno Vallesinella e il percorso delle Malghette erano molto ben organizzati».

Laghi. Chi cerca il fresco va alla ricerca dei laghi, e mai come in questa estate 2024 sono stati presi d'assalto i tanti specchi d'acqua vicini alla città oppure in montagna. Tanto che per la prima volta si è arrivati a contingentare l'arrivo delle automobili a Molveno, con l'obbligo di prenotazione almeno per il parcheggio Ischia. Il modello, anche se ha sollevato alcuni malumori, sta permettendo ai visitatori di non perdere troppo tempo cercando uno stallo libero. L'ipotesi è di allargare questa modalità anche agli altri parcheggi.

Anche a Tovel gli arrivi sono contingentati, ma non è possibile prenotare: dal primo luglio al 31 agosto e per i fine settimana di settembre si accede ai parcheggi solo con il biglietto che si acquista a Tuenno. Si potrà poi raggiungere il lago con la navetta che parte dal parcheggio.

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