Scene di guerra sulla diga della Fedaia: all'esercitazione militare anche il ministro Crosetto
La simulazione di «riconquista» della diga, finita in «mani avversarie»: in azione anche la «bolla cyber» che riesce a bloccare i droni in volo
CANAZEI. "Nell'esercitazione di oggi l'esercito ha dimostrato delle capacità che sono probabilmente uniche al mondo, che non sono quelle classiche, ma che sono quelle dei nuovi domini. Oggi abbiamo visto per la prima volta una bolla cibernetica, cioè uno scudo di sicurezza fatto da una tecnologia che impedisce ai droni e alle capacità cyber offensive di penetrare una bolla che può essere anche di settanta, ottanta chilometri, all'interno della quale possono operare in sicurezza le nostre forze armate". Lo ha detto il ministro della difesa Guido Crosetto a margine della giornata finale dell'esercitazione "Stella Alpina", che ha visto addestrarsi per oltre due settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell'Esercito Italiano provenienti da Reparti altamente specializzati.
"Una tecnologia rilevante, basata su un rapporto costruito tra l'esercito e l'industria nazionale, che è un obiettivo che ci eravamo posti con il generale Masiello e che abbiamo raggiunto in tempi brevissimi", ha concluso Crosetto.
Il comunicato della giunta provinciale.
«Le nuove capacità tecniche e tecnologiche dell’esercito italiano impegnate a “tutela” di un’infrastruttura strategica come la diga di passo Fedaia, ai piedi della Marmolada: questi gli obiettivi al centro dell’esercitazione “Stella Alpina”, che ha visto impegnati 600 militari provenienti da reparti altamente specializzati. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e una rappresentanza della Protezione civile trentina hanno assistito alle operazioni stamani assieme al ministro della difesa Guido Crosetto, al sottosegretario Isabella Rauti, al sindaco di Canazei Giovanni Bernard e al capo di Stato maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello. “La presenza qui delle diverse autorità è l’occasione per mettere in luce la collaborazione tra le istituzioni dell’Autonomia e dello Stato - sono state le parole del presidente Fugatti -. Il nostro pensiero va a quanto accaduto su questo fronte, durante la prima guerra mondiale, e anche a quanto grande fu la sinergia istituzionale a seguito della tragedia della Marmolada nel luglio 2022, che abbiamo avuto modo di ricordare anche ieri in un momento di commemorazione. Una collaborazione risultata determinante anche nella gestione e nella chiusura di quella dolorosa vicenda di cui la montagna porta ancora le cicatrici”.
Con l’impiego di droni aerei, terrestri e subacquei, elicotteri, mezzi blindati e la “bolla tattica” a protezione cyber ed elettromagnetica dei soldati, le truppe alpine aiutate da altri reparti sono entrate in azione per “riprendere” la diga finita in mano “avversaria”, riconquistandola e mettendola in sicurezza. Una simulazione sul campo utile per mettere in luce il processo di innovazione tecnologica che l’esercito sta portando avanti per fronteggiare le minacce degli attuali scenari di guerra e le sfide connesse con le nuove frontiere di confronto.
5 Stelle all’attacco.
"Ho dovuto rileggere più volte le dichiarazioni del Ministro della difesa Guido Crosetto, secondo il quale l'Italia è lenta perché viviamo in un mondo costruito su sistemi democratici, che confrontati con quelli autoritari sono necessariamente perdenti. Parole preoccupanti perché pronunciate parlando alle aziende produttrici di armi e quindi il messaggio era chiarissimo: potenziare il complesso militare industriale nazionale per accelerare la corsa al riarmo così da tenere testa a Russia e Cina. Armarsi fino ai denti come fanno le dittature. In coerenza con queste parole Crosetto ha aumentato quest'anno la spesa in armamenti di quasi un miliardo e mezzo rispetto all'anno scoro portandola al record storico di 9 miliardi, decidendo tra l'altro di spendere 7 miliardi per comprare altri cacciabombardieri F-35. Per noi tutto questo è folle e inaccettabile" dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli