Liste d'attesa, si cambia: arriverà un manager per il controllo del sistema
Tentativo della Provincia di accelerare l'accesso ai servizi, intervenendo nella scelta delle priorità, con la creazione della Unità di gestione centrale. Previste anche nuove linee di indirizzo per coordinare i tempi e gestire le attività diagnostiche di prevenzione
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TRENTO. La giunta provinciale di Trento ha approvato un provvedimento che istituisce l'Unità centrale di gestione dell'assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa. La delibera, presentata in conferenza stampa dall'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina, introduce inoltre delle linee di indirizzo che determinano un cambio di paradigma nell'approccio alle liste di attesa, per una gestione maggiormente efficiente della domanda e dell'offerta di prestazioni sanitarie.
Sono stati stanziati anche venti milioni di euro per un piano di assunzioni da qui alla fine della legislatura, con l'obiettivo di intervenire nei settori più carenti.
"Due sono i capisaldi della deliberazione odierna: da un lato l'istituzione di una Unità centrale di gestione, alla quale competerà poi la nomina di un responsabile unico che controlli il corretto funzionamento delle liste di attesa, dall'altro l'individuazione di linee di indirizzo che ci consentano un approccio davvero sistemico e coordinato al governo dei tempi di attesa e soprattutto che consentano di attuare una programmazione di lungo periodo. Mi riferisco ad alcune azioni imprescindibili, come l'adozione di interventi di prevenzione che ci consentano di ridurre l'insorgenza delle malattie anche con attività di screening", ha spiegato Tonina.
All'Unità centrale di gestione dell'assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa spetterà la nomina del responsabile unico provinciale dell'assistenza sanitaria (Ruas), che si dovrà occupare del rispetto dei criteri di efficienza nell'erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e del corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa.
Con il provvedimento viene data attuazione alla norma che prevede la compartecipazione agli oneri per i cittadini che ricorrono a prestazioni svolte intramoenia nei casi in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, si introducono misure per semplificare il completamento dell'iter diagnostico, vengono definite ulteriori misure fra cui la presa in carico del paziente cronico e si prevedono politiche attive di prevenzione e promozione della salute.
Inoltre si prevedono strumenti per l'individuazione di disponibilità aggiuntive all'interno delle agende di prenotazione e si disciplina la compartecipazione agli oneri per l'attività libero professione intramuraria e il principio della visibilità delle agende di prenotazione.