L’indagine / I retroscena

Affari e politica, perquisizioni a raffica e sequestri: dalle intercettazioni un quadro inquietante

L’inchiesta Romeo porta alla luce un sistema fatto di intimidazioni, regali, favori: tutto per portare vantaggi con un'infiltrazione silente e costante» nel tessuto economico del Trentino e dell'Alto Adige

LA NOTIZIA Arrestati anche la sindaca di Riva, Santi, l’ex senatore Fravezzi e Signoretti
L'OPERAZIONE Da dove si è partiti: l'affare dell'area ex Cattoi
FUGATTI "Ci coglie di sorpresa, conosciamo lo scrupolo di quegli amministratori"
BOLZANO L'inchiesta scaturita da un accesso illegale alle banche dati 5 anni fa

di Marica Viganò

TRENTO. Migliaia di documenti acquisiti e di file estrapolati da computer e cellulari. Oltre al sequestro di denaro contante. Prosegue il lavoro sull'inchiesta che ha portato a nove persone arrestate, tra cui la sindaca di Riva, Cristina Santi, e l'ex senatore Vittorio Fravezzi. Emerge il sostegno di Paolo Signoretti alle ultime elezioni di Riva. Per gli inquirenti c'è stata «un'infiltrazione silente e costante» dell'associazione d'affari all'interno del tessuto economico del Trentino e dell'Alto Adige.

Le perquisizioni sono terminate martedì notte al termine di una giornata convulsa che ha generato un vero e proprio terremoto nel mondo imprenditoriale e politico trentino e altoatesino. Come trapela, c'è stata «la massima collaborazione degli indagati». Sono 77 le persone finite nell' "Indagine Romeo" condotta dai carabinieri del Ros e dalla guardia di finanza e coordinata dalla Dda della Procura di Trento: amministratori pubblici, dirigenti, funzionari di enti locali e società partecipate, membri delle forze dell'ordine, professionisti e imprenditori. Per i nove indagati raggiunti da misure cautelari domiciliari iniziano domani gli interrogatori di garanzia.

I reati non sono "leggeri": a vario titolo associazione per delinquere, turbativa d'asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d'ufficio e omissione di atti d'ufficio, violazioni delle norme tributarie legate all'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

E il quadro che emerge dalle interecettazioni è inquietante.

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