Scuola / Consiglio

Consiglio provinciale: Ius scholae, respinta la mozione Coppola

La mozione prevedeva la concessione della cittadinanza italiana agli studenti stranieri dopo cinque anni di frequenza scolastica e mirava a comunicare un parere favorevole ai presidenti di Camera e Senato sulla riforma della cittadinanza

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TRENTO. Il Consiglio provinciale di Trento ha discusso una mozione presentata dalla consigliera Lucia Coppola riguardante lo Ius Scholae, che prevede la concessione della cittadinanza italiana agli studenti stranieri dopo cinque anni di frequenza scolastica. La proposta mirava a comunicare un parere favorevole ai presidenti di Camera e Senato sulla riforma della cittadinanza.


Durante il dibattito, la consigliera Coppola ha evidenziato la presenza di tre generazioni di bambini nelle scuole trentine, sottolineando la loro capacità di apprendimento linguistico e determinazione. Michele Malfer di Campobase ha sostenuto la riforma, ricordando che coinvolgerebbe oltre 500 mila studenti e allineerebbe maggiormente il sistema italiano a quello europeo.


Le posizioni contrarie sono state espresse da diversi esponenti. Luca Guglielmi (Fassa) ha criticato l'approccio "romantico" della discussione, mentre Mirko Bisesti della Lega ha fatto notare che l'Italia è già il paese europeo con il maggior numero di riconoscimenti di cittadinanza negli ultimi cinque anni. Christian Girardi di Fratelli d'Italia ha sottolineato come molti bambini ottengano già la cittadinanza quando viene concessa ai genitori.


Il dibattito ha visto anche l'intervento di Paolo Zanella del PD, che ha ricordato la presenza di 2,5 milioni di persone prive di cittadinanza in Italia, di cui un milione sono giovani. Paola Demagri ha criticato l'attuale sistema, paragonando i bambini in attesa di cittadinanza a una "fila al supermercato".


La vicepresidente della Provincia, Francesca Gerosa, ha espresso parere negativo a nome della Giunta, ricordando che la competenza sulla materia è esclusiva dello Stato. Nelle dichiarazioni finali, vari consiglieri hanno discusso i temi dell'integrazione e dei percorsi di cittadinanza, con Claudio Cia che ha sottolineato l'importanza del riconoscimento nei valori costituzionali, indipendentemente dai tempi necessari per ottenerlo.

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