Uil, da un Walter all'altro: Alotti lascia, Largher al timone del sindacato trentino
L'ufficialità arriverà solo il 23 gennaio, nell'assemblea regionale, ma lo scenario ormai sembra definitivamente delineato. L'attuale segretario il primo febbraio andrà in pensione e si è dimesso a un anno dal termine del proprio mandato. «È il momento giusto per anticipare un avvicendamento necessario. - Ho pensato al futuro, evitando che si arrivasse all'ultimo per decidere un successore»
TRENTO - Quasi sicuramente sarà Walter Largher il nuovo segretario provinciale della Uil Trentino. L'ufficialità arriverà solo il prossimo giovedì 23 gennaio, giornata in cui è prevista un'assemblea regionale - non il vero e proprio congresso che si terrà il prossimo anno, nel rispetto di quello che è sempre stato il "calendario" e indipendentemente dal cambio al vertice del sindacato - ma le possibilità che qualcun altro subentri al posto di Walter Alotti sono davvero minime.
Al momento Largher è l'unico candidato e le cose, salvo stravolgimenti dell'ultimo minuto (che potrebbero comunque verificarsi anche il giorno stesso dell'elezione), resteranno così. Già segretario generale della Uil turismo e commercio, con una lunga storia nel sindacato risalente addirittura al 2001, Largher si era dimesso poco prima delle elezioni politiche provinciali dello scorso ottobre 2023 dal proprio ruolo nella Uil in quanto candidato territoriale nella Piana Rotaliana Königsberg tra le fila del Partito Democratico. Successivamente, non essendo riuscito ad entrare in consiglio provinciale, il sindacalista ha ripreso la propria attività seppure con altro ruolo.
Non sono mancate proposte di rappresentanza anche a livello nazionale, ma lo stesso Largher ha declinato in attesa di una nuova opportunità.
E quest'ultima si è presentata poche ore fa, con le dimissioni presentate da Walter Alotti ad un anno dal termine del proprio mandato.
Dal 1986 al 2012 segretario organizzativo e dipendente dalle Poste, poi dal febbraio di quest'ultimo anno il passaggio a portavoce del sindacato. Dal prossimo primo febbraio Walter Alotti andrà in pensione (ma resterà per tre anni alla guida di Sanifonds Trentino) e, nonostante la possibilità di terminare il proprio mandato, ha ugualmente deciso di fare un passo di lato.
«È il momento giusto, l'occasione per anticipare un avvicendamento comunque necessario - ha spiegato. - Ho pensato al futuro, evitando che si arrivasse all'ultimo per decidere un successore ma dando in questo modo al sindacato la possibilità di fare un passaggio di consegne più tranquillo.
Chi verrà dopo di me dovrà lavorare su diversi temi, tra cui sicuramente quello di una sede più grande o comunque ampliata rispetto a quella attuale: il sindacato è cresciuto molto in questi anni ed è necessario uno spazio consono a tutte le necessità. Personalmente questi anni da segretario provinciale mi hanno dato tanto. Sono cresciuto professionalmente e umanamente, cambiando anche nel carattere. È stata una bella esperienza».
Attualmente la Uil Trentino conta circa 18 mila associati, complessivamente, tra categorie di lavoratori e coloro che invece hanno scelto di associarsi per usufruire di specifici servizi. Rispetto alle categorie, le più rappresentate sono il comparto della scuola, quello degli enti locali e quello della sanità, che si attestano oltre i duemila iscritti.
Seguono il commercio e il turismo, entrambi attorno ai 1.800 iscritti. Ci sono poi categorie più "piccole", ma ugualmente rappresentative: il settore delle Poste, quello dei trasporti e quello bancario e assicurativo sono sotto i mille iscritti ma, ha spiegato Alotti, i numeri sono ugualmente positivi in quanto si tratta di aziende che negli ultimi tempi hanno visto una riorganizzazione degli organici e dunque una diminuzione dei dipendenti.
Ben rappresentati anche i lavoratori chimici e cartai, mentre i pensionati sono sotto al 20% del totale (Cgil e Cisl superano il 40%) e dunque poco più di 2.500 unità.