Contributi trentini anti-spopolamento, gli industriali bellunesi: «Potrebbero innescare migrazioni interne»
Berton (Confindustria Dolomiti): «Servono politiche demografiche. Olimpiadi opportunità straordinaria per invertire il trend»
PROVINCIA Fino a 80 mila euro per chi acquista in aree a rischio spopolamento
BELLUNO. I contributi a fondo perduto della Provincia di Trento a chi acquista o ristruttura casa in 33 Comuni a rischio spopolamento suscitano reazioni preoccupate nel Bellunese.
"Sono seriamente preoccupata, chi ci dovrebbe rappresentare sembra non rendersi conto della gravità del problema. Lo spopolamento logora energie e competenze: è un circolo vizioso dal quale dobbiamo uscire prima che sia troppo tardi. Le Olimpiadi alle porte sono una opportunità straordinaria per invertire il trend a patto che si faccia una seria programmazione". Lo afferma in una nota Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
Citando le misure introdotte dalla Provincia di Trento per contrastare il decremento demografico, anche con contributi a fondo perduto per giovani e famiglie, Berton sostiene che "la mossa rischia di essere letale per il Bellunese perché favorisce migrazioni interne e intervallive, mettendo sul piatto risorse vere per giovani e famiglie. Come risponde la politica bellunese, regionale, nazionale? Vorrei una risposta considerato che le nostre imprese continuano a tenere in vita questo territorio e rappresentare il Made in Italy più autentico. Non mancano risorse economiche, mancano idee, progetti, visione e coraggio delle scelte. Non essere una provincia autonoma non deve essere il solito alibi per non fare, per non parlare di futuro. Non possiamo aspettare Godot perché nel frattempo rischiamo di morire di inedia", conclude la presidente di Confindustria.