Grande Guerra, rievocazioni e convegni storici
Sette eventi sulla Grande Guerra fino al 30 novembre. Ma il clou è rappresentato dalle prossime due settimane, quando la commemorazione della battaglia del monte Melino (valle del Chiese, combattuta dai fanti, anzi, dai Lupi di Toscana un secolo fa) vivrà attraverso cinque fra convegni, sfilate e concerti.
Se la solennità di un avvenimento si deve misurare sulla consistenza di comitati organizzatori e comitati d'onore, beh, questa, secondo il desiderio di chi organizza, è solennissima. Fanno parte dei due comitati, infatti, autorità piccole, medie, grandi e grandissime. D'altronde il presidente degli organizzatori, Ivo Tarolli (già senatore e fra i figli più celebri di Castel Condino) ha voluto mettere in campo tutta la sua autorevolezza.
Venendo al programma, dopo il pellegrinaggio del 2 agosto alla sella di Bondolo, si passa a giovedì prossimo, quando a Trento (ore 15, gloriosa caserma Pizzolato) si svolgerà la tavola rotonda sul tema «Le ragioni del conflitto della Grande Guerra», con l'intervento di Toni Ebner (direttore del quotidiano Dolomiten), Giuseppe Ferrandi (direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino) e Vittorino Tarolli (ricercatore storico che proprio sui Lupi di Toscana ha esercitato la sua scrittura).
Venerdì trasferimento a Condino, nella sala consiliare del Comune, dove alle 17 si svolgerà un altro dibattito: «Il futuro delle terre alpine», con l'europarlamentare Herbert Dorfmann, l'assessore provinciale Carlo Daldoss ed il vicesegretario Svp Daniel Alfreider.
L'appuntamento che vuol essere di maggiore prestigio è in programma per venerdì 11 settembre, alle 17, a Trento al Teatro Sociale. In collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione, Antonio Fazio (già governatore della Banca d'Italia, grande amico di Ivo Tarolli) terrà una Lectio magistralis dal titolo «Europa 2.0». Sul palco sarà affiancato dal presidente dei cooperatori trentini Giorgio Fracalossi e dal presidente della Camera di commercio di Bolzano Michael Ebner.
Sabato 12 si arriverà a Castel Condino, dov'è prevista una tavola rotonda sul tema «Le ragioni del conflitto e la ricaduta sulla valle del Chiese». Introduzione (17,30) e chiusura (19,30) con canti della guerra del coro Valchiese di Storo e Condino; 17,45 rievocazione storica. Interverranno (come alla Pizzolato qualche giorno prima) Toni Ebner, Giuseppe Ferrandi e Vittorino Tarolli.
Dopo tanto parlare e riflettere, domenica 13 settembre toccherà alla commemorazione della contesa del monte Melino, aperta alle 9 dall'ammassamento dei partecipanti, cui seguirà alle 10,30 la sfilata con la Fanfara dei Bersaglieri di Belluno-Ponte nelle Alpi-Alpago e con la Fanfara di Brigata Alpina. Alle 11 Saluto delle autorità, compreso Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, e celebrazione solenne presieduta dal cardinal Giovanni Battista Re. Partecipazione straordinaria del coro bavarese di Hausham. Dopo il pranzo tipico, alle 14,30 concerto in piazza delle fanfare.
Cessati i rumori e i suoni della solennità, un paio di mesi di pausa, per la conclusione ufficiale, che avverrà a Castel Condino venerdì 30 novembre, con la conferenza su «Condizioni e strumenti per una cultura della pace», tenuta da monsignor Luis Romera, Rettore della Pontificia Università del Sacro Cuore di Roma nonché presidente della Conferenza Rettori delle Università Pontificie.