Einstürzende Neubauten, ecco le sinfonie industriali
Con le loro sinfonie industriali e decadenti trasformate poi negli anni anche in suoni più morbidi gli Einstürzende Neubauten sono un punto di riferimento imprescindibile della musica industriale d'avanguardia di fine millennio.
Sempre guidata dal carisma del vocalist Blixa Bargeld che ha fondato il gruppo a Berlino nel 1980 la formazione tedesca sarà protagonista del live di domani sera alle 21 all'Ex-Masten/Four points by Sheraton a Bolzano nell'ambito degli eventi proposti da Transart.
In questa occasione gli Einstürzende Neubauten presentano il loro nuovo disco «Lament»: un'opera interamente dedicata alla Prima guerra mondiale.
La loro performance live per Transart si annuncia dunque come un viaggio nelle atmosfere del conflitto: quattordici tracce infarcite di sonorità sperimentali, dal rumore dell'acciaio e di oggetti dell'epoca a registrazioni delle voci di vittime e carnefici.
Per la realizzazione di «Lament» gli Einstürzende Neubauten hanno condotto una vasta ricerca di registrazioni audio risalenti al periodo 1914-16 dei prigionieri di guerra provenienti da tutto il mondo (registrate in uno dei primi grandi campi di internamento vicino a Berlino), che sono conservate negli archivi sonori della Humboldt University di Berlino e al Deutsches Rundfunkarchiv (Archivio di radiodiffusione tedesco).
Inoltre è stato utilizzato anche materiale visionato e ascoltato presso il Militärhistorisches Museo di Dresda. La forza del progetto risiede nell'associazione di due delle più antiche forme musicali, il «lamento» e il «mottetto» (opere di un compositore fiammingo del Rinascimento che si riferiscono alla storia biblica del figliol prodigo), le quali vengono incastonate all'interno delle registrazioni audio dei prigionieri di guerra. Verranno, inoltre, inserite canzoni del primo reggimento afro-americano, il Fighters Harlem Hell, che ha partecipato al conflitto.
Gli strumenti che utilizzeranno gli En dal vivo saranno come sempre molto particolari e innovativi: alle chitarre saranno affiancate strumentazioni atipiche: principalmente pezzi di acciaio, voce, oggetti recuperati per caso, martelli pneumatici, compressori, seghe circolari, tubi e travi di metallo, oltre ad un ensemble d'archi. Lament è stato definito come: «Un viaggio nelle atmosfere del conflitto che cento anni fa scosse il mondo intero ed è frutto di una lunga ricerca sonora e documentaristica che ha creato un universo bellico sonoro in grado di coinvolgere l'ascoltatore in una grande riflessione sulla nostra storia».