Tra una tournée e l'altra

di Fabio De Santi

Anche se in questo inizio 2016 Stefano Pisetta è impegnato nel tour «Capitani coraggiosi» come batterista on stage con Claudio Baglioni e Gianni Morandi, il musicista di Trento sta seguendo le sorti del suo primo album da solista. 
Parliamo di Milkshake con dieci tracce pubblicate per la label trentina Stivo Records e registrate al Niva Your Sound Recording Studio. Proprio qui abbiamo incontrato Pisetta che ci ha raccontato i «segreti» del suo cd. 
Stefano, da quali esigenze ha preso forma questo cd?
«Avevo questi brani in cantiere da tempo: sono stati composti negli anni tra una tournée e l'altra e mi sembrava giusto arrivare a una pubblicazione per poterli fare vivere».
Che colori sonori ha?
«Si avvicina molto al funk con venature a tratti jazz».
In quali tempi lo hai registrato e dove? 
«La prima composizione "Agapornis blu" risale a dieci anni fa, le altre sono più recenti, ad esempio "Muse", la prima traccia del disco, è stata scritta un anno fa in pochi minuti. Diverse parti del cd sono state registrate nel mio studio, alcune batterie invece da Marco Dallago, tutto il resto al Niva mentre il mastering è stato fatto da Mauro Andreolli ».
E un titolo come «Milkshake»?
«Si parte dal concetto di mescolare più linguaggi creando una sonorità calda e sensuale. "Milkshake" mi sembrava il giusto compromesso e soprattutto mi suonava appropriato come nome al disco nel momento dello spelling».
La tracklist è fatta solo di brani strumentali o ci sono anche pezzi cantati?
«È un disco di mie composizioni originali strumentali dove c'è anche l'utilizzo della voce sfruttata come strumento, come suono senza utilizzo di testo».
Chi ha collaborato con te? 
«Nel disco ci sono collaborazioni molto importanti con personaggi che hanno condiviso con me momenti molto importanti della mia carriera artistica. Abbiamo la chitarra di Andrea Braido in un brano, i due produttori Paolo Gianolio e Piero Fabrizi , la tromba di Marco Brioschi, Franco Testa al basso e la voce di Sara Picone ».
Cosa raffigura la copertina?
«Con Benvenuti abbiamo deciso di non mettere la mia foto in copertina; volevamo qualcosa che richiamasse gli anni Settanta, ecco l'idea del profilo femminile con una colorazione di base blu e fragole rosse tra i capelli. L'idea è stata poi consegnata a Iacopo Candela , realizzando quello che avevamo in mente».
Come mai ha scelto la Stivo Records?
«Conosco Ivan Benvenuti da parecchi anni e su molte cose la pensiamo allo stesso modo sia in termini di gusto musicale che del tipo di suono, quindi abbiamo deciso di coprodurre questo lavoro insieme. Ho registrato tutta la parte di preproduzione nel mio studio e poi completato al Niva».
Ci sono video legati ai brani del cd?
«Sono appena usciti sul mio sito "stefanopisetta.com" e sul mio Facebook video making of dell'album e due video live drum in studio sulle basi del brano Ermes e Milkshake».

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