Giorgia, le mie cover un esercizio di sentimenti
Un disco da ascoltatrice, più che da cantante, fatto con il cuore. Questo è 'Pop Heart', disco in uscita il 16 novembre nel quale Giorgia reinterpreta 15 successi italiani e internazionali. Tutto è partito da una lista di oltre 100 canzoni, rivela la cantante presentando il disco a Milano.
"Tirando le somme mi sono resa conto del mio cuore profondamente pop, legato al mio percorso musicale che è nato cantando le cover. Mi piacciono un sacco di cose diverse, quindi dare una coerenza era impossibile, ma nemmeno volevo fare quel la gente si poteva aspettare, le canzoni delle grandi voci. Anzi, le ho scelte per rivivere quei momenti, gli anni '80 della mia adolescenza. Dopotutto, ogni cosa è pop quando diventa tua e la puoi condividere". Non meno importante l'adattamento, curato con la produzione di Michele Canova, che ha anche dato un colore più metallico e contemporaneo al timbro di Giorgia con l'autotune: "Un conto sono le cover live con il pubblico, come mi capita di fare: su disco ho cercato di rispettare gli originali facendoli miei, usando la voce a servizio delle parole, un esercizio basato sul sentimento più che sulla tecnica, che è quello che mi interessa di più ora".
Per questo, le canzoni scelte, che vanno da Pino Daniele agli Eurythmics, da Donna Summer a Vasco Rossi, hanno un peso particolare. Come 'I Will Always Love You': "Di Whitney Houston sono stata fan mitomane, avevo la pretesa di capirla. Quella canzone non è neanche una di quelle che amo di più, ma è il manifesto della sua carriera: se volevo ispirarmi a lei, avrei cantato il brano più difficile". O 'Dune mosse' di Zucchero: "Si trova in 'Blue's', disco che io e i miei compagni di liceo consumammo perché c'era 'Solo una sana e consapevole libidine...'!". O ancora 'Lei verrà' di Mango: "Ha accompagnato un'estate meravigliosa della mia vita". Ma i brani più recenti non hanno meno valore sentimentale, come nel caso di 'Le tasche piene di sassi': "Trovo quelle parole universali: mio papà è stato male poche settimane fa, e ho sentito quella sensazione cantata da Lorenzo, quando ti volti e vedi che una parte è andata. In generale, non c'è quasi un buco tra anni '80 e oggi perché in quel periodo avevo un ascolto rovinato dal lavoro, studiavo le canzoni. Invecchiare è un po' ridiventare come prima: ora ho capito che l'importante è che arrivi l'emozione".
Giorgia ha chiarito anche il 'Vol. 1' che si legge nel cuore - dipinto da Marco Bettini - che campeggia in copertina: "Non c'è già il Volume 2, ma è una strada che mi sono lasciata aperta: il prossimo potrebbe essere anche 'Black heart' o 'Classic heart', vedremo". La strada dei live, invece, è già spianata: dalla data zero di Ancona del 5 aprile, Giorgia intraprenderà un tour di 11 palazzetti che unirà queste cover con altre reinterpretazioni e brani dal suo repertorio. Il primo appuntamento dal vivo, in realtà, arriverà il 23 novembre al Duomo di Milano: qui Giorgia, accompagnata dalla sua band e dall'orchestra Roma Sinfonietta diretta da Valeriano Chiaravalle, terrà un concerto benefico a favore dei bambini disabili ("tutto documentato e trasparente", tiene a sottolineare). In programma suoi classici come 'Gocce di memoria' e 'Come vorrei', le cover 'Le tasche piene di sassi' e 'Anima' e l'Ave Maria di Schubert.