Il tormento di Van Gogh con Alessandro Preziosi
Per la Grande Prosa del Centro S. Chiara, arriva sul palco del Teatro Sociale Alessandro Preziosi.
Il celebre attore napoletano sarà impegnato con Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco, testo vincitore nel 2005 del Premio Pier Vittorio Tondelli Riccione Teatro, incentrato sui tormenti interiori del pittore olandese durante il suo periodo di isolamento nel manicomio di Saint Paul de Manson.
Lo spettacolo è stato scritto da Stefano Massini – ad oggi l’autore teatrale italiano più rappresentato nel mondo – con la regia di Alessandro Maggi, ed è prodotto da Khora Teatro, Teatro Stabile d’Abruzzo.
Sul palco, oltre a Preziosi, saliranno Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi e Vincenzo Zampa.
«Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco» rimarrà al Teatro Sociale da oggi, giovedì, a domenica 10 febbraio, con inizio alle ore 20.30 (ad eccezione dello spettacolo domenicale che avrà inizio alle ore 16).
Il 45 enne Alessandro Preziosi, nato a Napoli, veste i panni di Vincent Van Gogh, in questa pièce scritta da Stefano Massini, dando voce ai molti tormenti che hanno caratterizzato il periodo di isolamento del genio del colore, rinchiuso in un luogo completamente bianco.
È il 1889 quando il pittore olandese si ritrova nel manicomio di Saint Paul de Manson, a pochi chilometri da Arles. Il suo unico desiderio è quello di uscire, e la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo, che ha dovuto prendere quattro treni e un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Van Gogh in manicomio, lo spettacolo diventa una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Il testo, vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la «…scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva» (dalla motivazione della Giuria ndr), mette in luce la drammaturgia di Massini, asciutta ma ricca di spunti poetici, offrendo inoltre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.
«Sospensione, labilità, confine. Sono questi i luoghi, accidentati e mobili, suggeriti dalla traiettoria, indotti dallo scavo – spiega il regista Alessandro Maggi nelle note di regia -. Soggetti interni di difficile identificazione, collocati nel complesso meccanismo dell’organicità della mente umana. Offerti e denudati dalla puntuale dinamicità e dalla concretezza del testo, aprono strade a potenziali orizzonti di ricerca». Per i Foyer della prosa, venerdì 8 febbraio, la sala «Anna Proclemer» del Teatro Sociale di Trento ospiterà l’incontro dedicato allo spettacolo. Il dibattito sarà coordinato da Denis Viva, alla presenza di Alessandro Preziosi. L’incontro, ad ingresso libero, avrà inizio alle ore 17.30.