Agatha Christie al Sociale con «Dieci piccoli indiani»
Dieci sconosciuti, un’isola deserta, una filastrocca e tanta suspense. Sono questi gli ingredienti del 7° appuntamento con la Grande Prosa del Centro S. Chiara.
Da domani (21 febbraio) a domenica 24 febbraio, con inizio alle ore 20.30 (ad eccezione dello spettacolo domenicale che avrà inizio alle ore 16), il palco del Teatro Sociale sarà animato da Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno!, spettacolo tratto dal capolavoro del giallo di Agatha Christie, diretto da Ricard Reguant, prodotto da Ginevra Media Production, ed interpretato da un cast di dieci attori di prim’ordine (Giulia Morgani, Tommaso Minniti, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Silvano Piccardi, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Carlo Simoni).
Considerato il capolavoro letterario di Agatha Christie, scritto nel 1936 e pubblicato nel 1939, «Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno!» è una perfetta struttura letteraria capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. La vicenda è ambientata nell’Europa del 1939, alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti, per diversi motivi, sono stati invitati su una splendida isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affissa agli specchi una poesia «Dieci piccoli indiani»: una filastrocca che parla di come muoiono, uno dopo l’altro, tutti i dieci indiani. Come ogni buon «giallo» che si rispetti, da lì in poi ha inizio una serie di misteriose morti che portano gli ospiti, terrorizzati, ad accusarsi a vicenda, fino ad arrivare ad una scioccante conclusione: l’assassino si nasconde tra di loro.
Adattato al teatro nel 1943 dalla stessa Agatha Christie, lo spettacolo viene ora riproposto dal regista spagnolo Ricard Reguant, che ha voluto metterlo in scena con il finale originale, come nel romanzo del ’39. «Questa nuova versione teatrale si adatta ai tempi e all’estetica del momento, facendo godere il pubblico nella ricerca dell’enigma preparato dalla Signora Aghata – spiega il regista - questi dieci “piccoli indiani” bloccati nell’isola sono vittime o assassini? Questa è la stessa domanda che la scrittrice pone a se stessa mostrando al pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze, facendoli confrontare e sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari. Sembra quasi una vendetta della stessa Christie verso una classe dirigente nella società inglese in cui la stessa scrittrice vive agiatamente e dalla quale vuole evadere costringendo lei stessa a diventare la carnefice verso i suoi personaggi».
Durante la pausa dello spettacolo è prevista una recita di 8 minuti degli attori di Emit Flesti - Alessio Dalla Costa e Annalisa Morsella - e il professor Massimo Rizzante, docente di Letterature comparate all’Università di Trento. La drammaturgia è di Giulio Federico Janni.
Per i «Foyer della prosa», venerdì 22 febbraio alle 17.30, il Sociale ospiterà l’incontro dedicato allo spettacolo coordinato da Michele Flaim, con gli attori della compagnia (ingresso libero).