«Chaos - Humanoid B12» Oggi al Teatro Portland va in scena la fantascienza
L’ultimo appuntamento con La Bella Stagione del Teatro Portland sarà con lo sguardo rivolto al futuro e alla pace. La fantascienza approda infatti a teatro cercando di riflettere sul presente, l’innalzamento dei muri, la paura del diverso, la migrazione e l’integrazione.
Oggi, alle ore 21 andrà in scena al Teatro di via Papiria 8 lo spettacolo della compagnia Mulino ad Arte Chaos – Humanoid B12 che consentirà di guardare a temi quanto mai contingenti: le migrazioni, l’integrazione, la guerra, la pace e la ciclicità degli avvenimenti storici.
Con “Chaos - Humanoid B12” la fantascienza approda a teatro cercando di farci rifelttere sul presente. Daniele Ronco è autore, regista ed interprete dello spettacolo che lo vede protagonista assieme a Jacopo Trebbi e Costanza Frola.
«Siamo nel 2026 - si legge guerra nelle note di regia - in un mondo in cui il progresso tecnologico è talmente avanzato che l’uomo si è dimenticato di sé stesso. Agli inizi del XXI secolo si auspicava un mondo in cui le differenze non sarebbero più state causa di divisioni. La perdita di valori, un feroce relativismo unito allo smarrimento di rapporti umani veri, hanno alimentato falsi ideali e modelli pericolosi. L’integrazione rimane un problema irrisolto, con la nascita di forme di intolleranza nostalgiche di un passato che ritorna. In questo contesto si intreccia la storia di due personaggi opposti, un biancaliano e una verdiana, costretti a convivere in un campo di sterminio costruito dagli Humanoid B12, i robot di ultima generazione, che dichiarano guerra all’umanità intera. Uno spettacolo per riflettere sulla guerra, sulla migrazione e sull’integrazione. Uno spettacolo che sogna la Pace».
«Il progetto Chaos (Humanoid B12) è l’ultima produzione della compagnia teatrale Mulino Ad Arte, ed era stato presentato in forma di “primo studio” per un ristretto pubblico, circa trenta persone, il 20 dicembre del 2016 al teatro Sandro Pertini di Orbassano, nell’ambito del progetto “Cortocircuito Piemonte” promosso dalla Fondazione Piemonte dal Vivo.
Il tema principale snocciolato in quest’opera è quello del potere. L’uomo, accecato dalla sua rincorsa incessante verso l’onnipotenza, si dimentica del proprio vero sé. Un potere che anestetizza i cervelli, che non permette di vivere e pensare secondo raziocinio. La Pace è circondata da tante belle parole, che però sono vissute dal genere umano in maniera incoerente e contraddittoria. L’uomo è figlio, ma mai allievo della storia. Non impara dai propri errori e ripercorre ciclicamente le stesse tappe, che lo portano a conquistare, distruggere e autodistruggersi. Ad ogni “ciclo” il potere autodistruttivo è in crescita, in quanto l’uomo progredisce, conosce sempre nuove tecniche di distruzione di massa. Siamo arrivati perfino a creare degli essere inanimati a nostra immagine e somiglianza. A dove ci porterà tutto questo? Quale sarà il nostro ultimo “ciclo”, prima di autodistruggerci definitivamente?».
Biglietto intero 13 euro. Dopo lo spettacolo sarà possibile incontrare gli artisti della compagnia, in maniera informale negli spazi del Teatro Portland, durante la degustazione di vini offerta dalla Cantina Vivallis.