Secondo live per il contest Arezzo Wave oggi al White Cafè di Pergine

di Fabio De Santi

Secondo appuntamento venerdì 19 aprile, dalle 19, al White Cafè di Pergine, con le selezioni regionali del Trentino Alto Adige per il concorso Arezzo Wave 2019.

On stage, ognuno con 25 minuti a disposizione per proporre la propria musica, ci saranno Luciano Forlese, Omicron Santa Fe, Arioma, Joe Cova Project e Faby C.Le selezioni del Trentino Alto Adige si terranno da aprile a giugno e dopo una prima fase di live prevedono due semifinali e la finalissima.

QUESTE LE BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

OMICRON SANTA FE

Il progetto nasce nel 2018 dalle ceneri del gruppo Free Lion, dedito all’improvvisazione reggae, dopo l’uscita del cantante, riferimento del gruppo. La nuova formazione elabora l’album concettuale ‘Cold At Night’, il cui tema principale è l’intima vacuità di ciascuno, le modalità con cui l’umano evita il vuoto e il dolore emotivo che ne consegue. Un suono marcatamente reggae non avrebbe potuto esprimere un concetto del genere, da qui l’apertura alla sperimentazione jazz e psichedelica. Il gruppo lo scorso dicembre ha conquistato la vittoria nell’edizione 2018 del concorso “Suoni Universitari” organizzato dall’Opera Universitaria di Trento.

ARIOMA

Gli Arioma nascono dalle ceneri dei Dark Moon, gruppo Metal della Val di Cembra. La nuova formazione nata nell’inizio del 2018, è composta da Daniele Telch alla voce, Sonni Pellegrini alle chitarre/cori e Loris Frismon al basso/batteria/basi strumentali. Il nuovo progetto è stato pensato per valorizzare la dialettica italiana, parlata quotidianamente dai membri, approfittando anche dell’evoluzione del genere musicale, così da rendere più espressivo il suono e significativo il cantato.Nel dicembre del 2018 è stato presentato l’inedito “Realtà” attraverso il videoclip musicale prodotto da VergotFilms, nel febbraio del 2019 è uscita la canzone “Rivoluzione” accompagnata dal videoclip eseguito dall’amico di gruppo e cugino di Loris Frismon, Alex Zancanella. Entrambi gli inediti saranno contenuti ell’imminente cd intitolato “Follia”, in uscita per la fine del mese di febbraio 2019.

FABY C

L’incontro con il rap avviene all’età di 15 anni, in quelle parole di ribellione Faby C vede un’alternativa al mondo rappresentato fino a quel momento dai modelli dominanti della televisione e della musica leggera. Inizia così a scrivere ed in seguito a registrare i primi brani. L’obiettivo è sempre stato quello di parlare a se stesso, di esorcizzare i propri demoni per conoscersi attraverso un viaggio mentale ed artistico. Arrivano così “Questo sono io, mixtape” e “Rinascita, mixtape” usciti rispettivamente nel 2012 e 2013 e che gli hanno permesso di partecipare al contest musicale Music Village. Nel 2016 esce il primo disco in studio “Le monotone 24 h”, da cui sono stati estratti i due video di Lampi di Colore ft. Maitea e Rime Katana. Il disco racchiude una storyline volta a narrare le paure di una vita routinaria ed i pericoli del rimanere schiavi dei modelli sociali dettati dal ritmo frenetico del mondo odierno. Club27 è il nuovo singolo, che anticipa il nuovo album “27”, La canzone cita molti degli artisti deceduti a 27 anni ed entrati così a far parte della famosa maledizione dei 27 anni. Prodotta da Big House e registrata alla Taio Best Sound, è disponibile con il video ufficiale realizzato da Claudio Zagarini. La maledizione del Club27 è di ispirazione per tutto il disco. Il contrasto tra la loro prematura scomparsa e il segno indelebile che hanno lasciato attraverso la loro arte, toccando e smuovendo migliaia di coscienze, è un provocatorio spunto di riflessione per chiedersi se forse loro in quei 27 anni non abbiano vissuto più di noi in una vita intera. L’intensità contro l’accontentarsi, un maledetto inno alla vita. Per questo le tematiche del disco tratteranno le ambizioni e i loro lati nel bene e nel male, così come la voglia di sognare e di puntare sempre più alto. Jim Morrison voleva aprire le porte della percezione, portando la sensibilità e l’emotività delle persone in una dimensione propria.

LUCIANO FORLESE

Luciano Forlese, qui nella foto di Gretel Uboldi, è un cantautore trentino. Dopo un'adolescenza passata a suonare noise rock, nel 2010 a Torino si dedica alla chitarra classica ed inizia a scrivere delle canzoni dove il testo è il fondamentale centro compositivo. Nel 2014, terminata una decennale collaborazione col polistrumentista e cantautore Andrea Musio (attualmente a Lisbona, dove conduce il proprio progetto solista “Tramuntana") inizia la collaborazione con il chitarrista elettrico e sperimentatore Ardan Dal Rì, che lo porta sino ai giorni nostri. Parallelamente all'attività di cantautore suona con i Fan Chaabi, gruppo di musica popolare mediterranea, e con i Duppy Conquerors, un collettivo-tributo alle canzoni di Bob Marley che raccoglie alcune tra le realtà musicali più rappresentative della scena trentina e capitanato dal cantautore Anansi. Vince nel 2012 il premio "Free music Border Radio", concorso copyleft parallelo al Premio Buscaglione. Nel 2013 viene invitato e partecipa al Music Village, dove incontra riscontri positivi quanto editorialmente inconcludenti. Dal 2013 fa felicemente parte del collettivo artistico e musicale "I know a Place", a cui contribuiscecon animato trasporto. Attualmente è in attesa dell’uscita del proprio album d’esordio.

JOE COVA PROJECT

Joe Cova Project nasce come ampliamento ritmico e sonoro del Joe Cova Duo. Dopo l’uscita di Troppo a Sud, primo album pubblicato nel maggio 2018, Simone Prezzo e Giordano Cova decidono di arricchire i propri brani con un suono più elaborato. Alla loro causa si uniscono quindi Filippo Chiocchetti (basso elettrico, chitarra, cori) e Giovanni Di Vella (batteria, percussioni). Lo stile del gruppo non si discosta dalle frequenze già sondate nel primo disco, ma è ora più elaborato, muovendosi sulla scia della canzone d’autore italiana, con diverse influenze dal blues al folk di Capossela, dal jazz di Paolo Conte allo swing e alla musica popolare. I testi, in italiano, trattano i temi della vita di tutti i giorni con occhio critico e mai banale, eppure partono dal cuore, con un’attenzione particolare ai contesti sociali contemporanei e alle vicende di attualità italiana ed europea. E mentre anche questi anni ‘10 lentamente se ne vanno, i Joe Cova Project hanno ancora molte storie da raccontare, da immaginare, da vivere.

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