Leonard Cohen, esce nuovo album postumo (con parecchi inediti)
«Leonard è vivo!»: è il commento che uno dopo l'altro hanno esclamato le persone che hanno sentito "Thanks for the Dance". E' il titolo dell'album postumo di inediti di Leonard Cohen, in uscita il 22 novembre, realizzato grazie all'impegno e alla passione del figlio Adam, con la collaborazione di illustri amici e colleghi che hanno lavorato con Leonard negli anni. Non è una raccolta commemorativa di B sides e di tracce scartate, ma un vero e proprio disco che esce a sorpresa, composto da nuove canzoni, vitali, la reale continuazione del lavoro del maestro. Racconta Adam Cohen: "è un'inaspettata benedizione, un dono che rappresenta sia la bellezza che la forza. La voce di Leonard Cohen non è stata zittita. E la danza continua". In pre order dal 20 settembre, stessa data per streaming e digital download del nuovo brano "The Goal". Sette mesi dopo la morte di suo padre, Adam Cohen si era ritirato nel garage in cortile, vicino alla casa di Leonard, per lavorare di nuovo con il padre e per stare in compagnia della sua voce. Della loro precedente collaborazione in "You Want It Darker" erano rimasti dei bozzetti musicali, a volte poco più delle semplici tracce vocali. Leonard al tempo aveva chiesto a suo figlio di portare a termine questo lavoro e così è stato. Il grande musicista spagnolo Javier Mas, che ha accompagnato Leonard sul palco negli ultimi otto anni di tour, è volato da Barcellona a Los Angeles per catturare lo spirito di Leonard e imprimerlo di nuovo nella sua storica chitarra. A Berlino, durante un evento musicale chiamato People Festival, Adam ha invitato amici e colleghi a prestare il loro talento: Damien Rice e Leslie Feist hanno cantato, Richard Reed Parry degli Arcade Fire ha suonato il basso, Bryce Dessner dei The National ha suonato la chitarra, il compositore Dustin O'Halloran ha suonato il piano. A Montreal è intervenuto Daniel Lanois, che ha arricchito gli arrangiamenti. Il coro Shaar Hashomayim ha contribuito a una canzone, e Patrick Watson ha co-prodotto un brano. A Los Angeles, Jennifer Warnes ha registrato le secondi voci, mentre Beck ha contribuito alla chitarra e all'arpa ebraica. Michael Chaves, che aveva registrato e mixato "You Want It Darker", ha curato la registrazione e il missaggio.