Con «Belle ripiene», la cucina è protagonista a teatro
Una grande e allegra cucina in cui quattro amiche condividono risate, pensieri e due grandi amori, gli uomini e il cibo, croce e delizia delle loro vite. È questo il filo conduttore di Belle Ripiene, la commedia diretta da Massimo Romeo Piparo con le attrici Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo, in scena domenica 8 marzo, alle 21, all’Auditorium di Trento. «Belle Ripiene», che ha come sottotitolo quello di «una gustosa commedia dimagrante».
È l’ultima produzione di Massimo Romeo Piparo che firma con Giulia Ricciardi uno spettacolo di prosa tutto al femminile. Reduce dal grande successo della scorsa stagione, lo spettacolo trasforma il palcoscenico in una cucina vera: nei panni di Ada (Tosca D’Aquino), Dada (Samuela Sardo), Ida (Rossella Brescia) e Leda (Roberta Lanfranchi), le protagoniste di «Belle Ripiene» oltre a recitare, cucineranno delle vere pietanze e «accenderanno» un confronto sul loro rapporto coi rispettivi uomini e le rispettive più o meno realizzate esistenze.
Le quattro cuoche si cimenteranno in piatti che riflettono la loro provenienza geografica, da Roma a Napoli, dal Salento all’Alta Padana: sul palco una telecamera sempre puntata sul bancone della cucina permetterà al pubblico di seguire passo dopo passo la preparazione dei piatti.
«Due cose ama fare la gente: ridere e mangiare - racconta Piparo -. A teatro, sempre più, si incontrano persone che sono venute per ridere oppure non le incontri perché hanno preferito andare a cena fuori. L’altra forte consapevolezza è che il pubblico teatrale è composto per oltre il 70% da donne». Ecco allora che al centro della pièce, «nata per le donne ma per divertire gli uomini», tra pentole e ricette, come sottolineato, per la prima volta si cucina davvero in scena per tutto il tempo dello spettacolo, ci sono le storie e riflessioni di quattro aspiranti cuoche che scommettono tutto sull’apertura di un ristorante.
C’è Ida, verace pugliese doc, Ada la raffinata chef napoletana Leda. la milanese veganissima, «single per scelta», che vorrebbe curare tutto con metodi naturali che non funzionano mai; e Dada la “coatta” romana che si presenta con bebè al seguito, salvo poi rivelare di averne cinque di figli, che scorrazzano in sala. «L’Italia si sta sfaldando, noi la riuniamo, almeno ai fornelli» ha spiegato il regista che per l’occasione firma anche le canzoni «neomelodiche alla Gigi D’Alessio» sulle musiche di Emanuele Friello. E al termine il pubblico potrà assaggiare i piatti preparati sul palco.
Biglietti disponibili in prevendita nei circuiti PrimiAllaPrima e Ticketone.