Sul palcoscenico il premio «Roat»
Sono cinque gli appuntamenti, dal 26 ottobre al 29 novembre, sempre alle 20.45, al Teatro San Marco, proposti da «Palcoscenico Trentino». La rassegna teatrale, alla sua 23ª edizione, a carattere regionale, è organizzata dalla Co.F.As. ed è valida per l'aggiudicazione del premio intitolato a Mario Roat, fondatore della Federazione trentina delle Filodrammatiche. Quattro gli spettacoli proposti da gruppi filodrammatici in gara fra loro per l'aggiudicazione del Premio a cui si aggiunge la serata finale con una rappresentazione fuori concorso e la premiazione.
Ad aprire «Palcoscenico Trentino», sabato 26 ottobre, la Compagnia «Gad Città di Trento» con «Oh? che bella guerra!» uno spettacolo di teatro-cabaret scritto per la compagnia da Luigi Lunari, drammaturgo milanese scomparso il 15 agosto. L'opera racconta la Grande Guerra e l'inutilità del sacrificio di 17 milioni di persone alternando comicità, canti popolari, monologhi, testimonianze e satira sui comandanti degli eserciti. Sabato 2 novembre l'Associazione «Direzione Ostinata» di Bolzano porterà in scena «Gli antipodi del tempo migliore» un racconto in musica di Elisabetta Marcantonio che si propone di far entrare il pubblico nell'anima di un'adolescente costretta a emigrare. Il terzo appuntamento, sabato 9 novembre è con l'Associazione Culturale «Libero Teatro» di Grumes con «La siarpa de la sposa» un testo in dialetto trentino di Gabriella Scalfi sulla storia di una ragazza povera e bella che lascia gli stenti del suo paese per attraversare l'oceano e unirsi a un giovane sconosciuto.
Sabato 16 novembre il Circolo Filodrammatico di Ischia sarà alle prese con «Non dirmi che non sei felice», il classico triangolo in una commedia degli equivoci. La serata delle premiazioni, il 29 novembre, ospiterà il Gruppo teatrale dell'Istituto «Buonarroti» di Trento con «Fahrenheit 2019» curato da Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli e ispirato al romanzo «Fahrenheit 451» di Ray Bradbury.