L’ensemble «Sentieri selvaggi» stasera alla Filarmonica
La stagione della Società Filarmonica di Trento ha in locandina per questa sera (Sala della Filarmonica, ore 20.30) l’ensemble Sentieri selvaggi, con Carlo Boccadoro quale direttore e il soprano Cristina Zavalloni.
Elemento centrale della serata è la prima esecuzione assoluta di «Poesie occidentali» del compositore Carlo Galante, partitura realizzata su commissione della Società Filarmonica, che è affiancata da «Sonata» per flauto, viola e arpa di Claude Debussy; «Scherzino» per flauto, clarinetto e arpa di Giampaolo Testoni; «Lunario» per flauto, viola, violoncello, arpa e percussione di Carlo Boccadoro; «Folk Songs» per mezzosoprano, flauto, clarinetto, viola violoncello, arpa, percussione di Luciano Berio.
«Sentieri selvaggi» è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (come l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, o la Biennale di Venezia), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (dal Festival della Letteratura di Mantova alla Notte Bianca di Roma, dal Festival della Scienza di Genova alla Triennale di Milano o al Mito, il festival tra Milano e Torino) e di importanti festival internazionali.
Il gruppo è nato nel 1997 da un’idea di Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico; l’attività del gruppo si articola in una stagione musicale a cadenza annuale (che si svolge generalmente al Teatro Elfo Puccini di Milano), in un’intensa attività concertistica e nella realizzazione di progetti speciali.
Sentieri Selvaggi collabora anche con i più importanti compositori internazionali quali Nyman, Glass, Lang, Andriessen, MacMillan, Wolfe, Vacchi; sostiene compositori italiani di nuova generazione quali Antonioni, Colasanti, Mancuso, Montalbetti.
Sul fronte del teatro musicale ha anche prodotto «L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» di Michael Nyman e «The sound of a voice» di Philip Glass. Cristina Zavalloni, ormai star internazionale, frequenta la musica colta di ricerca, l’avanguardia storica e contemporanea, oltre a progetti che più si avvicinano al jazz; la si può difatti incontrare sia in teatri come la Scala di Milano sia nei principali festival jazz del mondo.