Checco Zalone è già da record Boom anche in Trentino
Checco Zalone batte se stesso. Tolo Tolo, quinto film dell'attore, prodotto dalla Taodue, distribuito da Medusa e diretto per la prima volta dallo stesso Zalone, al primo giorno in sala sfiora gli 8,7 milioni di euro, diventando il film con il maggior incasso di sempre nella storia del cinema italiano nelle prime 24 ore di programmazione e battendo il precedente record di Quo Vado (7,3 milioni).
L'incasso di Tolo Tolo è stato di 8.680.232 euro, con oltre 1.175.000 presenze; quattro anni fa Quo Vado aveva rastrellato 7.341.414 euro.
"Checco Zalone ha riunito gli italiani dentro le sale cinematografiche" commenta con soddisfazione Pietro Valsecchi, produttore del film: "Un risultato incredibile che mi rende ancora più felice perché premia l'opera prima di Checco come regista, una scommessa vinta non solo per gli incassi ma anche per la riuscita del film, che ha saputo divertire ed emozionare grandi e piccoli al di là di ogni divisione ideologica. Il nuovo decennio inizia bene per il cinema italiano grazie a questa iniezione di fiducia e di incassi che ricadono su tutto il sistema cinematografico".
A Capodanno nelle sale di Trento che ce l'avevavo in programmazione - il Supercinema Vittorio di via Manci e il Nuovo Roma di corso 3 Novembre - c'è stato il tutto esaurito nei sei spettacoli previsti dal primo pomeriggio fino a sera. Molto bene è andata anche al Supercinema di Rovereto e in tutte le altre sale. La produzione Medusa ha deciso di invadere le sale italiane con un numero spropositato: sono infatti ben 1200 i cinema che ospitano il primo film da regista di Checco Zalone.
In Trentino, a Folgaria, c'è stato anche l'esperimento "notturno", dove il gestore del Cinema Paradiso di Folgaria, Giovanni Fabiane tra i primissimi in Italia, ha proiettato «Tolo Tolo» a mezzanotte e mezzo di Capodanno. Fatto il brindisi, gli spettatori si sono recati al Cinema Teatro Paradiso e in un clima conviviale si sono gustati il film, che non sarà un capolavoro, ma resta un'opera che può contribuire a frenare la crisi del cinema e delle sale italiane.
Fabiane racconta che nella notte di Capodanno le persone in sala non tantissime: «Una cinquantina, ma è andata bene, è stato un esperimento. Era bello il clima, la gente era felice, iniziava il nuovo anno con divertimento».