Anna dei miracoli, al Sociale una storia vera
Domani alle ore 20.30, il palco del Teatro Sociale ospiterà Anna dei miracoli , spettacolo di prosa tratto dall'opera di William Gibson, prodotto dal Teatro Franco Parenti per l'Associazione Lega del Filo d'Oro e interpretato da Mascia Musy, con Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi , con l'adattamento e la regia di Emanuela Giordano.
Lo spettacolo nasce dalla volontà del Centro S. Chiara di rivolgere attenzione ai temi di rilevanza sociale; partner dell'iniziativa è La Rete, cooperativa sociale senza scopo di lucro che opera dal 1988 con uno sguardo alle persone con disabilità, alle loro famiglie e alla comunità come luogo fondamentale di inclusione sociale.
Cosa succede quando in una famiglia arriva il figlio "difettato", quello che pensavi nascesse solo in casa d'altri? Cosa succede ad un padre ed una madre che si confrontano quotidianamente con l'esistenza di una creatura che hanno messo al mondo ma con cui non possono comunicare? Lo spettacolo parte da queste riflessioni per raccontare la storia di Helen, una ragazza che non vede, non sente e non parla. I suoi genitori non sanno dove sbattere la testa, ed ecco che la pietà e la rabbia, la speranza e il senso di sconfitta, l'amore e l'odio, diventano sentimenti concessi.
E lei, Helen, cosa percepisce di quello che ha intorno? Si accorge che la sua vita produce sofferenza? In una società dove solo il bello è vincente, solo il sano è tollerato, padre e madre non hanno scampo: Helen va allontanata, messa in un istituto, nascosta, dimenticata. Ma in casa arriva Anna, dura, inflessibile, con una storia di semi cecità alle spalle, una vita trascorsa in mezzo a creature "difettate".
«Anna dei miracoli» è una storia vera e racconta l'epocale passaggio alla lingua dei segni, considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna, un bene immateriale dell'umanità, una rivoluzione linguistica che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla. La lingua dei segni, in questo caso applicata sul palmo delle mani, un alfabeto tattile, che permetterà ad Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità, di crescere e di farsi rispettare. Grazie ad un adattamento che va all'essenza, "Anna dei miracoli" racconta tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio che ci vuole a superarli.
Biglietti in prevendita su www.primiallaprima.it, riduzione per i possessori dell'abbonamento Grande Prosa e InDanza. Il Centro S. Chiara sostiene «Non è così Manifesto», una proposta aperta che contiene principi guida, indicazioni non prescrittive e univoche, orientanti per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, da condividere ed integrare, promosso da Consolida.
La collaborazione con La Rete potrà in futuro avere ulteriori sviluppi, soprattutto a supporto del progetto "Laboratorio teatrale Icaro" che, attraverso l'esercizio della recitazione e della rappresentazione teatrale, mira ad una maggior inclusione anche per le persone affette da disabilità.