Carpaccio, Plessi e Frida Kahlo le grandi mostre dei Musei Veneziani con la regia di Gabriella Belli
Dalla storia del melodramma e dei suoi protagonisti alla pittura di Vittore Carpaccio e al suo «narrare» Venezia, passando per un omaggio a Fabrizio Plessi, alla presentazione di un ritratto intimo di Frida Kahlo, attraverso più di cento foto, o alle opere della donazione Panza di Biumo. Attorno a questo e ad altre mostre, dall’antico al contemporaneo, esaltando i diversi aspetti che compongono il vasto patrimonio museale cittadino, si dipanano le esposizioni, una ventina, che compongono il calendario per il 2020 della Fondazione Musei Civici di Venezia, diretti da Gabriella Belli.
Se il programma di mostre del Mart rimane ancora appeso agli annunci del presidente Sgarbi, a Venezia si presentano già tutte le mostre fino a gennaio. Sul fronte delle grandi mostre, il programma prende avvio il 9 aprile (fino al 30 agosto) con «Opera. I protagonisti del melodramma», a Palazzo Ducale - assieme ad un progetto specifico a Mestre - organizzata dal Victoria & Albert Museum di Londra in collaborazione con la Fondazione Muve, declinata ricalcando la storia veneziana dell’opera lirica, che in laguna nacque quattro secoli fa negli spartiti di Monteverdi e nei primi teatri aperti al pubblico pagante. L’esposizione è un’esperienza multisensoriale, con una galleria di dipinti, disegni, abiti, libretti, scenografie, e ‘premièrè riproposte in una fruizione inedita.
Sempre a Palazzo Ducale, dal 10 ottobre fino al 24 gennaio, è protagonista Carpaccio (1460/66 -1525), che rappresenta la grandezza e lo splendore di Venezia trasportando le storie sacre nella vita quotidiana in scenari ricchi di dettagli, unendo l’osservazione della scena urbana al poetico e al fantastico.
L’esposizione è costruita in co-produzione con la National Gallery di Washington e traccerà lo sviluppo della pittura carpaccesca attraverso i cicli religiosi e i dipinti di genere e un consistente nucleo di disegni. Nella mostra a Washington, prima esposizione americana per Carpaccio, verranno proposte opere commissionate dalle confraternite, conservate a Venezia.
Dal 16 maggio, a Cà Pesaro, spazio invece a «Le età dell’oro» di Plessi, con una appendice a San Marco dove le finestre del Museo Correr accoglieranno una specifica installazione digitale, con lo scorrere di fiumi dorati. Un grande dell’arte contemporanea.
Tra gli altri appuntamenti, nel quadro di una valorizzazione del patrimonio museale e nuove acquisizioni, l’apertura ad ottobre delle Sale Reali al Museo Correr, dopo un decennio di lavori di restauro, la trasformazione in museo permanente di Palazzo Fortuny, la composizione di una nuova Quadreria a Palazzo Ducale, anche con un nucleo di opere in prestito a lungo termine da una collezione privata, e l’allargamento del Museo del Vetro di Murano. Nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, da segnalare l’esposizione «La donazione Panza di Biumo (che ai tempi della belli era ospitata al Mart di Rovereto) e la pittura concettuale americana», dal 26 giugno, e la mostra fotografica dedicata a Frida Kahlo. Le fotografie, mai esposte finora in Italia e in Europa, che ritraggono la pittrice nel corso della sua vita, saranno affiancate ai vestiti di carta dell’artista belga Isabelle de Borchgrave.
Assieme ad altre attività a Mestre e a Forte Marghera, in un quadro di stretto legame tra centro storico e terraferma, diverse anche le collaborazioni con istituzioni museali in Italia e all’estero - come per la mostra negli Emirati Arabi che affronterà il tema del rapporto della città con l’Islam o quella a Mosca con la figura di Giacomo Casanova - e le iniziative didattiche ed editoriali.