Teatro alla Cartiera proseguono le residenze in arrivo c'è Ivona
Non si fermano, nonostante l’emergenza coronavirus, i progetti di Komm Tanz, le residenze artistiche ospitate dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni con il Comune di Rovereto all’interno di Passo Nord, il Centro regionale di residenze artistiche del Trentino Alto Adige. In queste settimane al Teatro alla Cartiera ci sono gli artisti di Ivona, la compagnia fondata dal coreografo Pablo Girolami e dal danzatore roveretano Giacomo Todeschi.
Prossimamente in residenza Alessio Maria Romano, Leone d’Argento all’ultima Biennale Teatro mentre a fine mese spazio ai vincitori del bando Komm Tanz 2021. Fondata nel 2019 Ivona si arricchisce di danzatori e danzatrici diversi per ogni progetto e prosegue pora negli spazi della Compagnia Abbondanza-Bertoni che grazie al progetto Komm Tanz - sostiene giovani compagnie grazie consulenze artistiche e tecniche, oltre che alla messa a disposizione di uno spazio teatrale per studiare e sperimentare. «In questo momento più che mai è importante continuare a sostenere le residenze artistiche - affermano i direttori artistici Antonella Bertoni e Michele Abbondanza - I teatri chiusi e la situazione corrente ha dato una feroce battuta d’arresto al sistema dello spettacolo dal vivo. In questo momento gli artisti non possono fare altro che attraversare questo tempo per sperimentare, studiare, immaginare nuovi lavori. E certo la situazione migliore per farlo è proprio in un teatro, in sicurezza».
In queste settimane Ivona sta lavorando al progetto "Tripofobia” e ancora una volta come accaduto già in Manbuhsa e Manbuhsona, Girolami e Todeschi trovano ispirazione nel mondo animale. In questa occasione a suggestionare gli artisti è la nascita del Rospo del Surinam, che dà vita ai piccoli da una serie di fori che la mamma ha su tutto il corpo. La tripofobia è la presunta paura di piccoli buchi o protuberanze, che pare derivare da una forma di difesa antica dell’essere umano, una salvaguardia dal pericolo di essere attaccati da parassiti o animali velenosi. Nemmeno la nascita, l’esplorazione di un nuovo mondo è scevra di paura ed è qui che Ivona ferma la sua indagine, provando a sfidare la paura e a trasformare i corpi che danzano in veri e propri parassiti che attraversano le sue gallerie, ribaltando così la prospettiva.