Premio Strega, è l’ora delle donne: 7 finaliste contro 5 uomini (e due super-favorite)
Teresa Ciabatti e Donatella Di Pietrantonio in pole position, ma la dozzina di finalisti è piena di outsider e in vista dell’8 luglio questi libri faranno discutere
ROMA. La scena è delle donne al Premio Strega 2021 che vede tra i dodici candidati in gara, scelti dal Comitato direttivo, sette scrittrici e cinque scrittori e superfavorite alla vittoria Teresa Ciabatti con «Sembrava bellezza» (Mondadori) e Donatella Di Pietrantonio con «Borgo Sud'» (Einaudi), in una sfida a tre con Emanuele Trevi e il suo«Due vite» (Neri Pozza).
E anche nei contenuti dominano le figure della madri come ha sottolineato la presidente del Comitato direttivo Melania Mazzucco annunciando la dozzina in gara scelta tra il record assoluto di 62 libri proposti dagli Amici della Domenica, in una videoconferenza a cui erano presenti fra gli altri il presidente e il direttore della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi.
"Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri - spesso anaffettive, furiosamente antagoniste - e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate" ha detto la Mazzucco. E spiegato che la maggior parte delle autrici e degli autori sono "nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta" e che "il sentimento dell'esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima.
Sono storie domestiche, nelle quali la casa - abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti - diventa personaggio. Nell'anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale".
Tra i dodici entra Edith Bruck con «Il pane perduto» (La nave di Teseo) , apprezzato dal Papa che ha fatto visita alla poetessa lo scorso febbraio e spicca l'assenza di Aurelio Picca che era stato dato subito, dalle voci più accreditate, per certo in cinquina con il suo «Il più grande criminale di Roma è stato amico mio» (Bompiani).
A questo punto è quasi impossibile prevedere da chi saranno occupati i due posti rimasti liberi, tenendo saldo il terzetto Ciabatti, (proposta tra l'altro dal vincitore dello Strega 2020 Sandro Veronesi) Di Pietrantonio e Trevi, nella cinquina che sarà votata il 10 giugno e si spera, Covid permettendo, a casa Bellonci trasformata in Museo.
Buone chance potrebbero avere Maria Grazia Calandrone con «Splendi come vita» (Ponte alle Grazie), Giulia Caminito con «L'acqua del lago non è mai dolce» (Bompiani) o la stessa Bruck. Ma non si esclude neppure la volata di Lisa Ginzburg con «Cara pace» pubblicato sempre da Ponte alle Grazie, unica casa editrici ad avere due titoli tra i dodici in corsa, o di Alice Urciuolo con «Adorazione» (66thand2nd).
Tra gli scrittori se la dovranno vedere Andrea Bajani con «Il libro delle case» (Feltrinelli), proposto da Concita De Gregorio, Roberto Venturini con «L'anno che a Roma fu due volte Natale» (Sem), Daniele Petruccioli con «La casa delle madri» (TerraRossa) e Giulio Mozzi con«Le ripetizioni» (Marsilio) in cui racconta la storia di Mario che si occupa di libri, ha una fidanzata, Viola, con una doppia vita; un'amante, Bianca, la cui bambina forse è sua figlia e un legame di sottomissione con il giovane sadico Santiago. E forse proprio Mozzi, che per decisione del Comitato direttivo non potrà concorrere alla settima edizione del Premio Strega Giovani "per i temi trattati" nel suo romanzo "adatto esclusivamente a un pubblico di adulti" ha più chance di entrare in cinquina.
I libri candidati saranno letti e votati da una giuria composta da 660 aventi diritto: oltre ai voti degli Amici della domenica si aggiungono quelli di studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura selezionati dagli Istituti italiani di cultura all'estero, lettori forti scelti da librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, voti collettivi di scuole, università e gruppi di lettura, tra i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma. Mentre per il Premio Strega Giovani i libri, che passano con l'esclusione di Mozzi da 12 a 11, saranno letti e votati da una giuria composta da 600 studenti provenienti da scuole secondarie superiori in Italia e all'estero.
Il vincitore sarà proclamato giovedì 8 luglio 2021 e anche in questa edizione, dopo quella del 2020, il premio dovrà fare i conti in qualche modo, ma con un altro spirito, con la pandemia. L'immagine che lo accompagna, realizzata da Lorenzo Mattotti, vede "una danza selvaggia, un rituale augurale, un sabba moderno fatto da Streghe contemporanee che si battono per i loro diritti e per la loro condizione. Un manifesto dinamico e colorato che vuol celebrare con una ventata d'aria fresca i 75 anni del Premio Strega" come lo descrive il disegnatore. Un'edizione che coincide con "il compleanno della Repubblica.
Settantacinque anni fa Maria Bellonci, Guido Alberti e assieme a loro tanti altri intellettuali, artisti e personalità delle istituzioni decisero di far nascere questo premio in un clima di rinascita che è quello che ci anima anche in questa fase. Il desiderio di far riprendere anche attraverso la cultura, la letteratura, questo Paese" , ha sottolineato il presidente Solimine.