Concerti con Vasco, quattro band illuse e poi scaricate, interrogazione provinciale (anche sulle modalità dell’Euregio Rock Contest)
Filippo Degasperi all’attacco: serate di selezione con concerti senza Siae? E dove sono i verbali della giuria? I retroscena di un contest fra approssimazioni, disagi e confronti «sopra le righe»
TRENTO. Arriverà in Consiglio provinciale – con una interrogazione di Filippo Degasperi (Onda Civica) – la vicenda del concorso Euregio Rock: come si ricorderà l’organizzatore Fausto Bonfanti aveva annunciato in una conferenza stampa (presente l’assessore Mirko Bisesti) che altre quattro band selezionate avrebbero potuto suonare in apertura di concerti della tourneé nazionale, ma poi questo non è avvenuto.
Scrive Degasperi nella Interrogazione n. 3866 intitolata «Concerto di Vasco.. Band-spalla danneggiate e la barzelletta dei 4 “ripescati”»
«In merito al Euregio Rock Contest, il concorso per la selezione delle 6 band trentine che hanno aperto il concerto di Vasco Rossi il 20 maggio scorso a Trento, ci sono giunte numerose segnalazioni riguardo a incertezze organizzative, al mancato rispetto di alcuni accordi presi con i gruppi musicali da parte dell’organizzazione nonchè a delle irregolarità che si sarebbero verificate nel corso delle serate di gara.
Fin dalle prime live del concorso, i gruppi non avrebbero infatti ricevuto precise indicazioni sugli orari delle esibizioni, a loro non sarebbe stato riservato un trattamento adeguato – ad esempio l’assenza di un ristoro, anche simbolico – e cosa ben più grave, le serate musicali si sarebbero svolte senza un permesso SIAE, in contrasto con la normativa vigente. L’assenza di presentazione e compilazione di borderò avrebbe rappresentato un’ulteriore beffa per alcuni gruppi in gara i quali, avendo eseguito i propri brani, non avrebbero potuto godere del ritorno previsto dai diritti d’autore.
Anche per quanto concerne i tempi di esecuzioni si sarebbero verificati degli squilibri tra le band, con performance della durata di appena 15 minuti per alcune e di oltre mezzora per altre. Una differenza che, evidentemente, può incidere in modo determinante sul giudizio di una giuria. Soprattutto se quest’ultima è spesso distratta o addirittura assente. Molte segnalazioni ci sono infatti giunte anche sul comportamento dei giurati che, in più di un’occasione, si sarebbero assentati dalla loro postazione durante le esibizioni e, in alcuni casi, avrebbero assunto comportamenti inadeguati e sopra le righe.
Dei 60 gruppi in gara sono stati scelti 16 finalisti, diversamente da quanto stabilito dal bando che ne avrebbe previsti solo 12. Le finali sono state suddivise quindi in due giornate, 13 e 14 maggio. A quanto riportato da alcuni membri delle band, nella prima serata presso P.zza Fiera, i gruppi non avrebbero ricevuto informazioni dall’organizzazione riguardo alla location, con conseguenti ritardi. Inoltre nonostante le previsioni meteo avverse, sottolineate anche dai vari gruppi in gara alla giuria, il palco non sarebbe stato munito di copertura e si sarebbe dunque dato il via alle esibizioni sotto un cielo plumbeo. Performance durate però pochissimo proprio a causa della pioggia battente, la quale avrebbe anche danneggiato la strumentazione del primo gruppo, unico a suonare (per solo 1 minuto) in quella serata.
La finalissima è stata di conseguenza rinviata al giorno successivo, questa volta presso il teatro di Villazzano. E’ bene notare come l’organizzazione non abbia previsto, come in precedenza, la suddivisione dell’evento, ammassando così in un’unica serata 16 gruppi, invitati a comparire tutti insieme verso metà pomeriggio. Non vi è da stupirsi se l’ultima band in gara abbia suonato verso l’una di notte. Anche in questo frangente l’attenzione dei giurati sarebbe venuta (inevitabilmente) meno con frequenti abbandoni della postazione giuria durante le esibizioni. Al termine di quella serata sono stati scelti i 6 gruppi vincitori, come da regolamento.
Ci è stato riportato però che la giuria avrebbe assunto un comportamento poco trasparente, negando ai concorrenti la visione della classifica finale con i relativi punteggi, affermando – sempre secondo quanto riportato – che tali dati non esistessero neppure, contrariando tuttavia quanto scritto nel regolamento del concorso.
Il 18 Maggio presso il Bar Baccus in Piazza Fiera a Trento l’organizzazione del concorso ha annunciato, attraverso una conferenza stampa, che altri 4 gruppi sarebbero stati ripescati per unirsi ai 6 vincitori all’apertura dei successivi concerti del tour di Vasco Rossi. Si sottolinea che il regolamento dà facoltà agli organizzatori di procedere in questo modo, poiché al suo interno si farebbe menzione esclusivamente dei gruppi destinati a esibirsi sul palco di Trento e non nelle altre tappe del tour del cantante di Zocca.
Il giorno seguente un articolo riporta la notizia riguardo al ripescaggio delle quattro band. Queste ultime sarebbero però state contattate dall’organizzazione solo telefonicamente.
L’apertura dei 6 vincitori a Trento il 20 maggio sarebbe stata soggetta a molta confusione. I musicisti non sarebbero stati infatti opportunamente avvisati per tempo dall’organizzazione riguardo a documentazione da presentare e scaletta. Terminato il tanto discusso “concertone” di Trento, si è dunque dato il via al tour.
Si sarebbe però palesata immediatamente l’evidenza che i 4 gruppi ripescati non sarebbero stati considerati nei successivi concerti della rockstar emiliana, come contrariamente promesso dall’organizzazione. Di fatto nessuno dei 4 gruppi “ripescati” ha mai suonato, nonostante per settimane vi fossero state comunicazioni private (nonché articoli della stampa locale) che indicavano il contrario. E’ inutile sottolineare come questo processo abbia generato non pochi disagi ai membri delle band, per l’altalenarsi di informazioni, smentite, passi indietro, semplici bugie e rimpalli di responsabilità all’interno dell’organizzazione.
Soltanto i 6 vincitori del concorso per l’apertura del concerto di Trento sarebbero stati presi in considerazione seppur, anche in questo caso, non senza problematiche. La data successiva all’evento di Trento è stata infatti quella del 24 maggio all’ippodromo di Milano. Le band designate all’apertura del concerto hanno segnalato come alcuni gruppi non sarebbero stati muniti neppure dei pass necessari ad accedere al palco.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. a quanto ammonta la spesa pubblica necessaria per l’organizzazione di questo contest;
2. la spesa necessaria ai servizi di service audio, produzione e manutenzione del sito internet, gestione social media, compenso dell’organizzatore, compenso dei giurati, rimborsi e spese di trasferta dei gruppi;
3. se all’annuncio dei 4 gruppi ripescati è corrisposta un’ulteriore iniezione di soldi pubblici;
4. cosa ha impedito la partecipazione dei 4 gruppi ripescati alle aperture di concerto di Vasco, come promesso e annunciato dall’organizzazione;
5. se il regolamento del concorso obiettivava il palco di Trento e non del tour per l’Italia, perché sono stati chiamati per il tour solo i primi
6 dei 10 indicati; 6. se vi sia stato un accordo “invisibile” con la SIAE considerata la mancanza di registri e controlli nelle semifinali e finale;
7. gli accordi economici intercorsi tra i locali coinvolti nelle serate del concorso e l’organizzazione;
8. la graduatoria definitiva con i relativi punteggi.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.» conclude Filippo Degasperi.