L'infinito blu dell' eVolution Dance Theater stasera e domani al Teatro Sociale
L'intervista al coreografo statunitense Anthony Heinl di Fabio De Santi
TRENTO. Giochi di laser e specchi, riflessi, rifrazioni, schermi chimici che reagiscono e catturano la luce, creano mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono e comunicano. Sono questi gli intriganti scenari dello spettacolo "Blu Infinito" proposto dal Centro S. Chiara al Teatro Sociale, sabato 31 alle 21 e domenica 1 alle 18, dalla eVolution Dance Theater. Di questo show in cui si intrecciano danza, arte, acrobazia, magia, musica e illusione, abbiamo parlato con il coreografo statunitense Anthony Heinl, nato a Toledo in Ohio e cresciuto in Michigan, ed ora dopo diverse esperienze anche con Momix, anima della compagnia eVolution Dance Theater da lui creata una decina di anni fa,
Anthony Heinl qual'è stata l'ispirazione per "Blu Infinito"?
"Si tratta di uno spettacolo che punta su un grande impatto visivo. Cerco sempre di creare uno show che sia il più interessante e coinvolgente possibile Questa volta abbiamo iniziato dall'idea del mare, del cielo, del blu nella natura ma senza porci dei limiti precisi e costringerci a stare per forza vicini al tema di partenza. Alla fine scelgo. insieme ai mio team, le cose più interessanti che emergono senza appunto limitazioni di sorta".
E siete finiti nelle profondità degli abissi.
"Ci siamo divertiti e ci divertiamo in ogni occasione giocando sul tema del mare, con tutti gli elementi di questo ambiente unico del nostro pianeta. Per farlo usiamo il laser, le luci, materiale fotoluminescente per dare l'idea delle creature e dei pesci che nuotano in mare".
Danza e raggi laser appunto: come nasce questo connubio? “Ho studiato chimica e fisica fin da piccolo, quindi nella prima fase dei miei lavori sono molto concreto e vado alla scoperta dei mezzi tecnologici, mi piace inventare dei trucchi di luce per avere un impatto, far dire un stupito “wow” a chi lo vede . Poi subentra la selezione della musica e del movimento per creare l’anima dello spettacolo. Sono due strati diversi: solo quando la tecnologia è pronta riesco a creare l’arte e a sovrapporre, come in Blu Infinito, i due piani”.
Essere gruppo di artisti poliedrici, danzatori, ginnasti, illusionisti, contorsionisti, atleti, è uno degli elementi distintivi di eVolution dance theater.
"Tutti hanno una base di danza: alcuni di classico, altri di breakdance o di contemporaneo, abbiamo due ginnaste e un contorsionista. Quando lavoriamo a una nuova idea voglio vedere punti di vista diversi sul tema: chi propone un movimento di breakdance è molto diverso da chi porta un passo di classico ed è solo dal confronto che escono le idee più interessanti".
Soddisfatto dell'accoglienza ricevuta dal pubblico?
"Lo spettacolo sta andando molto bene, le persone si alzano spesso in piedi alla fine della performance. Sono molto contento perchè prima di debuttare c’è sempre il dubbio se la tua creazione potrà piacere oppure no. Posso anticipare ai vostri lettori che sto già inventando nuovi tipi di luce e il prossimo mese dovremmo iniziare già con le prove per un nuovo show che dovrebbe avere come titolo quello di Cosmos”.