"Parole di cittadinanza", un glossario fra diritto, ecologia e giustizia economica
Il noto ricercatore Francesco Pugliese, docente al liceo Filzi di Rovereto, ha raccolto in un interessante volume maturato nelle attività degli ultimi anni di insegnamento. Ci sono voci di protesta e di proposta. C'é attenzione a varie dimensioni della cittadinanza. C'è l'urgenza di una cittadinanza ecologica e globale. C'è l'orizzonte dei diritti della Terra, dei diritti ecologici, acqua pulita, aria respirabile, cibo sano
ROVERETO. Francesco Pugliese è da molti anni un apprezzato docente alle scuole superiori a Rovereto, ma anche un noto ricercatore sulle tematiche della pace, della nonviolenza e dell'ecologia.
Da pochi mesi ha dato alle stampe un lavoro particolarmente ricco e originale: "Parole di cittadinanza. Glossario di diritto ed economia e pratiche di cittadinanza. Per i diritti dell'uomo e della Terra".
Un vero e proprio vocabolario che si sofferma sulle parole chiave del consesso sociale, istituzionale, umano.
Termini come abusivismo edilizio, per citarne uno con la A, o turismo responsabile, per arrivare verso le ultime pagine del volume, che ne conta 275 e costa 25 euro (il ricavato va a sostegno di progetti per pozzi d'acqua in Africa e alle attività di Emergency, stampa a cura delle Grafiche Futura di Mattarello)
"Questo lavoro - si legge nella presentazione - è stato concepito ed è maturato in ambito didattico, nelle attività degli ultimi anni di insegnamento. Inizialmente é stato un piccolo glossario, semplificato; pensato e redatto per gli studenti non italiani del primo biennio delle superiori, poi ampliato e destinato a tutti gli studenti del biennio. Esteso ancora nel corso degli anni successivi; impulsi e aggiornamenti anche nell'ambito delle attività col Quotidiano in classe.
Tra gli obiettivi, rispondere ad esigenze conoscitive degli studenti, esplicite o implicite, su loro sollecitazione diretta e indiretta. Più volte è stata verificata la sua utilità e la sua comprensibilità. Ulteriori ampliamenti e aggiunte vi sono state nella fase dell'ultima stesura. In classe tante di queste parole sono state punto di partenza per discussioni didattiche, stimolo per ricerche e approfondimenti, ragionamenti collettivi, riflessioni e confronti.
Differenti e varie le modalità e le finalità dei testi delle parole. Non ci sono solo parole specifiche del lessico giuridico ed economico, ci sono anche esempi, persone, pratiche, esperienze, storie (piccole o grandi) di cittadinanza attiva e protagonisti individuali e collettivi. Perché la cittadinanza e l'insegnamento della cittadinanza di questi hanno bisogno.
Ci sono varie categorie di parole, parole del lessico (spesso oscuro) del diritto e dell'economia, parole-memoria di momenti e questioni della nostra storia (perché fare memoria vuol dire pensare il futuro e comprendere il senso della cittadinanza e l'origine dei nostri diritti). Ci sono problemi e temi non molto frequentati o dimenticati, su cui bisogna sempre tenere accesa la luce, antidoto all'indifferenza. Ci sono voci di protesta e di proposta. C'é attenzione a varie dimensioni della cittadinanza. C'è l'urgenza di una cittadinanza ecologica e globale. C'è l'orizzonte dei diritti della Terra, dei diritti ecologici, acqua pulita, aria respirabile, cibo sano. Qualche proposta. Domande.
Ci sono poi parole parole per pensare, pensieri di conforto e per confronti. Ci sono parole che dovremmo cancellare, guerra per esempio, negazione totale della cittadinanza. E pace, precondizione di ogni cittadinanza, che vorremmo invece più coltivata. C'è l'intento di incuriosire e invogliare. Anche di suscitare indignazione e altre domande. Assi portanti sono Costituzione, uguaglianza, crisi climatica, diritto internazionale, diritti delle donne. E diritti umani, pace, ambiente che dovrebbero essere il perno di ogni percorso educativo come indicano tanti documenti internazionali firmati anche dal nostro Paese.
Ovviamente nessuna pretesa di completezza, ma domanda di scuse per errori e inesattezze. E grazie per quanti hanno contribuito a questo lavoro. Il libro vorrebbe essere strumento didattico di immediato utilizzo in classe e a casa. Uno strumento di lavoro, una riserva di letture.
Vorrebbe essere un testo di supporto per gli insegnamenti di Diritto ed economia e di Educazione civica e alla cittadinanza. La diffusione é anchefinalizzata al finanziamento della costruzione di un pozzo per acqua potabile in Africa sulla scia di altre simili esperienze. Un progetto editoriale e didattico unito alla solidarietà.
In generale le parole sono in ordine alfabetico, in alcuni casi sono state accorpate quelle su un tema per facilitare la lettura. Completano il libro alcune locuzioni latine che si incontrano nel Diritto, una bibliografia essenziale e una sitografia per saperne di più su questioni presenti nel glossario, quindi l indice di tutte le voci, per agevolare ricerca e consultazione e l'indice dei nomi".
Prendiamo una parole del volume, un vocabolo affascinante e declinato spesso su registri fra loro diversi: utopia.
"Utopia Dal greco ou (non) e topos (luogo) (luogo che non esiste), non luogo; ma anche luogo della felicità, del bene. Qualcosa di ideale; modello di governo, una politica o società ideale difficilmente realizzabile. Qualcosa di bello ma irraggiungibile, utopico. immaginato dal filosofo Tommaso Moro; può significare anche sogno o illusione. Ma molte conquiste dell'umanità furono prima considerate utopie. Così la spiega lo scrittore Eduardo Galeano: Lei è all'orizzonte [...] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini potrò mai raggiungerla? A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare."
Francesco Pugliese, insegna Diritto ed economia al Liceo Filzi di Rovereto (Trento). Due lauree magistrali, Scienze politiche (Firenze) e Scienze storiche (Trento-Verona).
Originario di Vibo Valentia e trentino d'adozione, giornalista pubblicista, è stato studente lavoratore; da autodidatta è passato dalla II alla IV del Liceo scientifico. Scuola, studio e scrittura come cammini di riscatto e partecipazione sociale.
Ha scelto ideali di giustizia e uguaglianza; da sempre impegnato sulle questioni della pace, dell'ambiente e dei diritti umani.
Tra i fondatori di comitati e gruppi d'impegno (anche della rivista scolastica l'Arcimboldo dell'istituto "Rosa Bianca" di Cavalese e del Centro documentazion Terremoti di Zungri a Vibo).
Dal 2010 al 2015 vicepresidte del Consiglio scolastico provinciale trentino; più volte delegato sindacale Flc-Cgil, varie elezioni nel Consiglio d'istituto.
Nel 2016 è stato inserito tra i primi 50 docenti nell'Italian Teacher Prize del ministero dell'Istruzione.
Ricercatore indipendente; è autore di 30 libri, tra essi: Per la storia di un paese Zungri (Soveda Mannelli, 1992, prefazione Saverio Di Bella). Il terremoto dell'8 settembre 1905 in Calabria (Bmb,Firenze, 1996. Viaggio sul Poro (Firenze, 2001), prefazione di Fulco Pratesi. I giorni dell'arcobaleno (Trento, 2004), prefazione di Alex Zanotelli. Per Eirene, percorsi biblici su pace e grana, diritti umani, economia sociale (Trento, 2007), con edizione della Regione Umbria per le scuole. Gli ulivi e le fiumare (Trento, 2011). In cammino per la pace (Pat, Trento, 2013). Abbasso la guerra (Futura-Helios, Trento, 2013) con mostra omonima itinerante (oltre cento esposizioni in tutta Italia). Da Bellamonte a Passo Rolle (Tesero, 2015), prefazione di Beatrice Calamari, con S. Deflorian. Manifesti raccontano (Trento, 2016), con Vittorio Pallotti. Prefazione di Peter Van den Dungen e Joyce Apsel. Scoprire Vieste (Trento, 2016). Carovane per Sarajevo, con prefazione di Lidia Menapace (Mimesis, Milano, 2015). Con gli studenti ha promosso e curato: Racconti del premio Meteo (Provincia di Firenze, Firenze, 1994; con G. Romano). La Magnifica comunità di Fiemme (Predazzo, I 999). Sulla pena di morte (con M. Malfer, Trento, Pat, 2001). All'ombra degli ulivi. Alla riscoperta del vecchio borgo di Papaglionti in Calabria (Cavalese, 2003). Quando Pippo volava (Università di Trento-Museo Storico di Trento, 2007). Guida al museo di nonno Gustavo (Cavalese, 2008). Da sudditi a cittadini (Cavalese, 2008). Non dimenticare: Auschwitz (Trento, 2010). Piccola guida alla cooperazione (Trento, 2012).