A Trento arriva HarpoLab, laboratorio di cinema, cultura, audio e video nella palazzina di piazza Garzetti
Da domani a disposizione del pubblico e dei giovani: dove un tempo c’erano i bagni pubblici, oggi sale di proiezione, postazioni di editing e mostre
TRENTO. Domani, sabato 27 gennaio, aprirà le sue porte al pubblico HarpoLab, il nuovo centro culturale di Trento dedicato al cinema e all’immagine, pensato per essere un luogo di approfondimento, sperimentazione e confronto per i giovani e per tutta la comunità.
Le associazioni il Funambolo e Harpo, grazie alla collaborazione con il Liceo Classico “Giovanni Prati”, hanno reso la storica palazzina liberty di piazza Garzetti di Trento un luogo dove la cittadinanza tutta possa non solo essere accompagnata nella scoperta dell’arte dell’immagine e della cultura e pratica del cinema, ma anche condividere questa esperienza con gli altri. Arricchito l’ambiente con strumentazione tecnica e colorati murales alle pareti, i suoi ben 600 metri quadrati sono diventati uno spazio suggestivo e multiforme, in grado di offrire appuntamenti dedicati, momenti di aggregazione e di conoscenza, nonché laboratori e corsi, servizi e consulenze per professionisti, appassionati e giovani.
Lungo il corridoio del primo piano si aprono, infatti, le sale di HarpoLab, debitamente attrezzate e utilizzabili su prenotazione, con la possibilità di avvalersi anche di assistenza tecnica: la camera oscura; la sala di registrazione e il piccolo teatro di posa, per la realizzazione di audio e set di video e fotografia; la sala di montaggio, con 5 postazioni dotate di software per editing, animazione e grafica; il marker space, gestito in collaborazione con l’associazione Glow, munito di strumenti di fabbricazione digitale come stampanti 3D.
La vecchia palestra è stata trasformata in una sala cinematografica destinata alle proiezioni e agli eventi performativi, mentre la luminosa sala espositiva ospiterà mostre legate soprattutto alle sperimentazioni sulla fotografia, digitale e analogica.
Dopo mesi di lavori partecipati e sforzi organizzativi corali, trucioli di abete e calcinacci, HarpoLab è finalmente pronta ad indossare il vestito della festa ed aprire le sue porte al pubblico: abato 27 gennaio dove, dalle 15.00 alle 22.00, si potrà godere un piccolo assaggio delle tante potenzialità che la struttura offre. Proiezioni, mostre, set fotografici, cocktail molecolari, yoga: ogni sala del centro culturale proverà, a suo modo, a farsi conoscere.
La giornata inaugurale sarà anche l’occasione per presentare le tante rassegne cinematografiche e i laboratori in partenza già dal mese di febbraio, fugare dubbi ed accendere curiosità, prima fra tutte: chi è Harpo?
Agli inizi del secolo scorso, la palazzina liberty di Piazza Garzetti fungeva da mensa popolare e ospitava i bagni pubblici, offrendo pasti a prezzo di costo e una doccia calda ai meno abbienti. È successivamente divenuta scuola (la media musicale del Bonporti) e ora un luogo inclusivo dedicato alla cultura e pratica del cinema, in cui incontrarsi e dialogare. In questo riuso virtuoso degli spazi urbani che risponde all’evolversi dei bisogni della comunità, HarpoLab mira a diventare un punto di riferimento nella vita cittadina, anche nell’ottica di Trento Capitale Europea del Volontariato.
Oggi si è tenuta la cerimonia inaugurale con gli interventi di Guido Laino, direttore di HarpoLab, della professoressa Paola Baratter, dirigente del Liceo Classico “G. Prati”, di Alberto Brodesco, presidente dell’associazione Harpo, di Francesca Fiore, presidente dell’associazione Glow, e della vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli. In occasione dell’inaugurazione, è stata anche presentata la mostra “La cucina e il bagno popolare”, realizzata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, a cura di Elena Tonezzer, che ripercorre la storia della palazzina liberty di piazza Garzetti.