Musica / Blues

Daiana Lou a Lavis, il concerto del quartetto di buskers italo-berlinesi, da Frosinone alla Germania

Venerdì all’anfiteatro del Parco, la band con brani in italiano ed in inglese: «Stiamo cercando di fare il salto dalla strada allo studio»

di Fabio De Santi

LAVIS. Fa tappa a Lavis, venerdì 23 agosto all’anfiteatro del Parco di Lavis con inizio alle ore 21 il “Sopra Berlino Live Tour” nella serata organizzata da Giustamentelive insieme al Comune di Lavis e in collaborazione con Domotica Trentina. Dietro la sigla di Daiana Lou c’è una formazione considerata tra le più attive “buskers band” d’Europa che negli ultimi anni ha puntato sulla composizione di brani sia in inglese che in italiano. In questa intervista la cantante Daiana ci racconta l’attuale momento del quartetto e le sue ambizioni legate all’uscita imminente di ben due album.

Daiana, quando è nato il progetto Daiana Lou?

“Le nostre radici sonore si legano al 2013 durante una jam session in un blues club in provincia di Frosinone nel Lazio. Un incontro magico visto che in queste occasioni si alternano diversi musicisti sul palco. Io e Luca siamo saliti insieme on stage ed è scoccata la scintilla. Da quel momento non ci siamo più fermati”.

E poi?

“Abbiamo iniziato con un progetto di cover band blues e in un secondo tempo abbiamo deciso di scrivere pezzi originali in inglese iniziando a suonare in strada a Roma per poi trasferirci a Berlino”.

Da dove la scelta di trasferirsi in Germania?

“Volevamo cambiare aria e dimensione anche perché cantando in inglese avevamo la possibilità a Berlino di farci ascoltare da un pubblico internazionale come poi è successo”.

La vostra anima si lega ancora alla dimensione busker?

“Dopo una lunga esperienza di busking (ovvero del suonare in strada), che ci auguriamo comunque di poter fare ancora nei momenti liberi, oggi ci troviamo in un momento di transizione. Negli ultimi tre anni abbiamo preparato un album in inglese e uno in italiano oltre a due live da pubblicare sotto forma di vinile. Stiamo cercando di fare il salto dalla strada ai grandi palchi: finora ci siamo riusciti in mezza Europa e siamo fiduciosi anche perché abbiamo trovato due label che promuoveranno i nostri dischi. Il busking resterà comunque un nostro punto di riferimento, dove ci sono le nostre radici, perché ci ha permesso di realizzarci lontano da casa”.

Come descriveresti il live del “Sopra Berlino Tour”?

“Direi decisamente energico e in grado di coinvolgere un pubblico il più possibile vario. La scaletta sarà giocata principalmente sulle canzoni in inglese con qualche assaggio dei nostri pezzi inediti in italiano”.

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