Rock / Intervista

Martedì arrivano gli Europe a Trento: non solo "Final Countdown", undici album all’attivo (l’ultimo sette anni fa)

Parla il leader del gruppo metal svedese, Joey Tempest: «E’ sempre una grande emozione suonare dal vivo. Il nostro segreto? Tanto lavoro, e siamo amici»

di Fabio De Santi

TRENTO. Gli Europe hanno scelto Trento per l’unica data italiana del loro tour estivo. L’hard rock band svedese, che con il tormentone melodic metal The Final Countdown ha conquistato il pianeta, sarà in concerto martedì 3 settembre alla Trentino Music Arena (Apertura cancelli ore 19; biglietti ancora disponibili).

On stage Joey Tempest, John Norum, Mic Michaeli, John Leven e Ian Haugland che sotto la sigla di Europe hanno all’attivo brani che hanno caratterizzato la storia di un genere e appunto quella «The Final Countdown» che nel 2022 ha raggiunto il traguardo di un miliardo di visualizzazioni su YouTube.

Il 2023 ha segnato il quarantesimo anniversario del loro album di debutto celebrato dalla band con un tour di diciotto concerti nel vecchio continente che si è concluso con due show al London Palladium.

Ad aprire la sera saranno Nereis e Undertone, due band trentine emergenti selezionate dagli stessi Europe con un contest dedicato che ha coinvolto quasi un centinaio di artisti.

In questa intervista Joey Tempest, cantante della band che con i suoi capelli biondi e riccioli ha fatto strage di cuori, ci racconta l’attuale momento della band nordica.

Il 3 settembre tornerete in Italia per la vostra unica data nel nostro Paese: che live proporrete?

“Direi che il nostro show sarà tutto a base di chitarre ad alto volume e molte delle nostre canzoni più note. Sarà una gran bella festa”.

Oltre i vostri grandi successi c’è qualche brano in scaletta che avete riscoperto per questo tour?

“Devo dire che la nostra scaletta è piuttosto variabile e quindi ci facciamo ispirare dal momento e dal lungo dove ci troviamo. Ultimamente nella setlist ci sono spesso due canzoni come On Broken Wings e Stormwind”.

I vostri fan italiani sono pronti ad accogliervi con il consueto entusiasmo: che rapporto avete con loro, con i vostri fan?

“I nostri fan italiani sono unici e ci hanno sempre accolti con un incredibile affetto. Dalla prima volta che siamo arrivati in Italia a fine anni ottanta abbiamo avuto un rapporto fantastico coi i fan italiani. Sono davvero i migliori”.

Vi ha mai condizionato nelle vostre scelte artistiche il fatto di essere una band leggendaria dell’hard rock?

“Abbiamo iniziato seguendo le orme dei Deep Purple e lo facciamo ancora. Siamo musicisti e crediamo che gli album semplicemente nascano secondo l’ispirazione del momento senza alcun condizionamento”.

Nel 2022 il vostro brano più noto, The Final Countdown, ha raggiunto il traguardo di un miliardo di visualizzazioni su YouTube: che effetto vi ha fatto?

“Sono numeri da brividi. Siamo così orgogliosi di questo traguardo. Siamo così fortunati di aver scritto un brano come The Final Countown e nello stesso tempo di aver trovato così tante persone che lo hanno apprezzato, che continuano ad ascoltarlo e appunto a visualizzare il video su YouTube”.

Sono passati 41 anni dall’uscita del vostro primo album: vi aspettavate allora tutto questo successo mondiale?

“Decisamente no. Siamo stati una band precoce ma con le idee chiare e siamo arrivati ad avere undici album alle spalle, tantissimi concerti e abbiamo intenzione di suonare ancora un bel po’”.

Qual è allora il segreto degli Europe?

“All’inizio facevamo tante prove, ascoltavamo molto rock internazionale. Andavamo insieme a vedere i concerti. Ma da giovani non riesci a vedere più di un anno nel futuro. Vivi il momento. Lavorare sodo e un po’ di fortuna ci hanno fatto stare in un posto fantastico. Siamo amici fin da quando eravamo adolescenti. Le stesse influenze, la stessa città, questo ci ha aiutati".

Ma da ragazzo lei cosa ascoltava?

“Ho iniziato con David Bowie e Elton John. Poi quando ho incontrato John Norum abbiamo iniziato ad ascoltare band come Ugo, Thin Lizzy, Deep Purple, Whitesnake, Journey, Gary Moore”.

Il vostro ultimo disco “Walk the Earth" è uscito nel 2017 a che punto siete con la realizzazione del nuovo album: il 2025 sarà l’anno giusto?

“Stiamo scrivendo un nuovo album e stanno venendo fuori delle cose fantastiche. L’obiettivo è di andare in studio a inizio 2025”.

Nella setlist del live di Trento ci sarà anche il vostro ultimo singolo "Hold your head up" come descriverebbe questa canzone?

“Il testo parla di una perdita ma vuole dare comunque conforto nel suo testo. La musica appartiene alle nostre radici rock con un groove fantastico”.

Per chiudere: cosa vi emoziona maggiormente dei live?

“Per noi la dimensione dei concerti è fondamentale, suonare su un palco è davvero il miglior lavoro del mondo. E’ difficile descrivere a parole l’energia che si crea durante un live e l'atmosfera e l’euforia che si formano durante e alla fine di uno show”.

Cancelli aperti alle 119

Martedì i cancelli apriranno alle ore 19. In programma ci sarà anche la masterclass del produttore discografico, ingegnere del mix, Steve Lyon riservata agli iscritti del TMA Contest. I partecipanti alla masterclass avranno anche libero accesso al concerto (iscrizioni@tmacontest.it).

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