Spettacoli / Performance

Il Festival Transart sbarca a Mezzolombardo, serata speciale inuit alla Seppi con «Lo sciamano di ghiaccio»

La ditta celebra i suoi primi 70 anni ospitando nel capannone uno spettacolo del festival più innovativo e contemporaneo della regione

di Gigi Zoppello

MEZZOLOMBARDO. Quale modo migliore di festeggiare i 70 anni della propria azienda? Ospitando una serata di spettacolo e cultura del festival regionale Transart, che da anni porta avanti un percorso di ricerca e offerta del contemporaneo.

Succederà domenica 22 settembre, alle 20,30 nel capannone della ditta Seppi in via Trento, in un evento organizzato da Johanna Weger Seppi. In scena, lo spettacolo «Lo sciamano di ghiaccio». Che si richiama all’immaginario degli inuit, gli «esquimesi» della Groenlandia.

Gli Inuit, uno dei popoli più antichi e pacifici della terra, sono oggi a un bivio cruciale. In Groenlandia la curva demografica non cresce da trent'anni e i nativi sono appena cinquantamila. Minacciato dallo scioglimento inarrestabile dei ghiacci, dalle politiche estrattive di Canada Stati Uniti, costretto a ridurre la pratica tradizionale della caccia, con il dilagare dell'alcolismo e con il più alto tasso di suicidi giovanili, il popolo inuit sta vivendo in modo traumatico l'irruzione della modernità.

Il nuovo progetto di Barbieri, Cherstich, Pizzo e Casotti racconta questa difficile transizione con gli strumenti del cinema e della musica: le immagini girate per l'occasione in Groenlandia dialogano con le musiche originali di Massimo Pupillo e con i canti tradizionali di Karina Moeller, cantante inuk che vive in Danimarca.

«Lo sciamano di ghiaccio» porta il pubblico nel piccolo villaggio di Kulusuk, sulla costa sudorientale dell'isola, e nella cittadina di Tasillaq, dove da quarant'anni vive l'altoatesino Robert Peroni, da anni impegnato nella difesa e nella tutela della cultura inuit.

Biglietti da 15 a 20 euro, www.transart.it

Segue brindisi con i vini di Cantina Rotaliana

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