Cultura / Il lutto

Addio ad Antonio Skármeta, scrisse "Il Postino di Neruda" da cui fu tratto il celebre film

L'autore cileno aveva 83 anni e pubblicò uno dei suoi romanzi più popolari durante l'esilio in Germania dopo l'avvento della dittatura fascista di Pinochet. Dal libro, nel 1994, l'adattamento cinematografico firmato da Michael Radford, con l'ultima interpretazione di Massimo Troisi

SANTIAGO DEL CILE. È morto all'età di 83 anni lo scrittore, accademico e diplomatico cileno Antonio Skármeta, autore della celebre opera "Il Postino di Neruda", (Ardiente Paciencia il titolo originale) tradotto in oltre venti lingue, che ispirò il film "Il postino" di Michael Radford, ultima interpretazione di Massimo Troisi. L'attore napoletano scomparve il 4 giugno 1994.

Lo ha reso noto l'Università del Cile sulle sue reti social, dedicandogli messaggi di addio, così come il presidente Gabriel Boric. Skármeta si è distinto per essere stato ambasciatore del Cile in Germania e autore di opere famose.

Nato ad Antofagasta, in Cile, il 7 novembre 1940, ha avuto una prolifica carriera anche all'estero.

Antonio Skármeta è ricordato anche per le opere 'El entusiasmo' (1967), 'Desnudo en el tejado' (1969) e 'Tiro libre' (1973).

In seguito, durante l'esilio in Germania, dopo il colpo di Stato che portò al potere Augusto Pinochet, l'autore scrisse uno dei suoi romanzi più popolari, 'Ardiente Paciencia'. Opera che, dopo l'adattamento cinematografico di Michael Radford del 1994, viene ricordata comunemente come 'Il postino di Neruda'.

Il romanzo è stato adattato per il cinema tre volte, l'ultima nel 2022 attraverso Netflix, con i cileni Vivianne Dietz e Andrew Bargsted nei ruoli principali. Dopo la notizia della sua morte, il ministero della Cultura cileno ha espresso le sue condoglianze attraverso i social network. "La sua eredità e il suo impegno per la cultura cilena - scrivono - continueranno a vivere attraverso ciascuna delle sue opere".

Anche il presidente cileno Gabriel Boric ha commentato la morte di Skarmeta, lasciandogli una dedica sul suo account Instagram: "Grazie maestro per la vita che hai vissuto. Per i racconti, i romanzi e il teatro. Per l'impegno politico. Per aver allargato le frontiere della letteratura. Per aver sognato che la neve bruciasse nel Cile, che ti ha fatto tanto male".

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