Cassa integrazione, c'è un crollo di richieste
Dopo un primo quadrimestre terribile, con oltre 2,6 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate, a maggio l'Inps ha autorizzato in Trentino 266.515 ore, un quarto del mese precedente (ad aprile si era superata quota 1 milione) e il 64% in meno dello stesso mese del 2012
TRENTO - Dopo un primo quadrimestre terribile, con oltre 2,6 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate, a maggio l'Inps ha autorizzato in Trentino 266.515 ore, un quarto del mese precedente (ad aprile si era superata quota 1 milione) e il 64% in meno dello stesso mese del 2012. Almeno in parte la forte contrazione deriva, come ha osservato il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua con riferimento ai dati nazionali, dai problemi di finanziamento della cassa in deroga, che è ridotta al lumicino. Ma da noi il calo può essere stato determinato anche dal crollo delle richieste da parte delle aziende. Resta da stabilire se perché le imprese stanno respirando o perché in molti casi si sono esaurite le possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali.
Delle 266 mila ore di cassa di maggio, 195 mila sono di cassa integrazione ordinaria, il 63% in meno di aprile e il 68% in meno di un anno prima. Ma si è contratta molto di più la straordinaria, ferma a 68 mila ore, una frazione appena delle 490 mila ore di aprile e il 27% in meno del maggio 2012, quando le ore erano state 93 mila. La cassa in deroga, come si diceva, è ridotta ai minimi termini con meno di 3.400 ore autorizzate, in netto calo sia sul mese precedente che sul maggio 2012.
Il settore dove più si ricorre alla cassa integrazione resta l'edilizia col 64% del totale. A maggio nelle costruzioni e nei lapidei sono state autorizzate quasi 170 mila ore, tutte di cassa ordinaria, anch'esse in forte diminuzione rispetto ai mesi precedenti. In particolare, 77 mila ore sono in capo all'industria edile, 47 mila all'artigianato edile, 28 mila all'industria lapidei e 17 mila all'artigianato lapidei.
Nell'industria le ore di cassa autorizzate nel mese sono 86 mila, il 58% in meno dell'analogo mese del 2012. In questo caso, a poche migliaia di ore di cassa ordinaria previste nelle imprese metalmeccaniche, cartarie e, al solito, della filiera edilizia (installazione impianti, lavorazione minerali non metalliferi) si aggiungono quasi 61 mila ore di cassa straordinaria, concentrate nella meccanica e nella lavorazione minerali.
Ed è nella straordinaria che si trova l'unico settore che incrementa le ore di cassa sia rispetto al mese precedente che a dodici mesi prima: il commercio. Si tratta, peraltro, solo di 8.100 ore. Ai minimi termini la richiesta dell'artigianato, che però ha problemi con la cassa in deroga senza risorse: sono poco meno di 2.600 le ore autorizzate a maggio.
Nei primi cinque mesi dell'anno le ore di cassa in Trentino ammontano a 2 milioni 900 mila e sono tuttora superiori del 20% all'analogo periodo del 2012, quando erano a quota 2 milioni 400 mila. Anche se non sempre le ore autorizzate dall'Inps vengono poi effettivamente utilizzate.