Legge stabilità: affitti, vietato pagare in contanti
Il governo aveva promesso di destinare al taglio del cuneo fiscale gli introiti della lotta all'evasione, e lotta all'evasione sarà: la commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla legge di stabilità che vieta il pagamento degli affitti in contanti, compresi quelli per le vacanze ma esclusi quelli relativi ad alloggi di edilizia residenziale pubblica
Il governo aveva promesso di destinare al taglio del cuneo fiscale gli introiti della lotta all'evasione, e lotta all'evasione sarà: la commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla legge di stabilità che vieta il pagamento degli affitti in contanti, compresi quelli per le vacanze ma esclusi quelli relativi ad alloggi di edilizia residenziale pubblica.
E sempre al taglio delle tasse sul lavoro finiranno le risorse del rientro dei capitali esteri, per incentivare i quali il governo sta mettendo a punto un emendamento che riduce le sanzioni, alleggerendo anche il carcere che rimane per i reati più gravi.
Oltre a diverse novità a livello di misure, l'inizio del voto degli emendamenti in commissione Senato ha registrato due fatti politici: l'asse tra Forza Italia e M5S, nonchè il primo inprinting della segreteria Renzi, con un emendamento del relatore Maino Marchi (Pd) che taglia i vitalizi ai politici sopra i 90mila euro.
La commissione Bilancio, nella prima seduta dedicata al voto dei circa 470 emendamenti, ha esaurito l'esame dei primi 33 commi della legge di stabilità, sui 531 complessivi. Oggi e domani saranno affrontati temi delicati, come la Google Tax, che impone ai giganti del Web di aprire la partita Iva in Italia.
Ma già ieri sono arrivate le sorprese, a partire dal sì all'emendamento di Marco Causi (Pd), che vieta il pagamento in contanti degli affitti, pena la perdita «delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore».
Approvata anche una proposta di Sel, con il sì del relatore e del governo, che ribadisce in concreto quanto già stabilito in passato con un ordine del giorno: lo stop ad ulteriori finanziamenti per gli F-35.
E significativi i quattro emendamenti depositati dal relatore Marchi che verranno votati oggi: il primo alza dal 90 al 95% l'indicizzazione delle pensioni fino a quattro volte il minimo (circa 2.000 euro); il secondo stabilisce l'assunzione di 120 persone con alta professionalità nella nuova Agenzia che darà supporto agli Enti Locali nell'utilizzo dei Fondi Ue 2014-2020, che ammonteranno a 107 miliardi. «Marchette», definisce quest'ultima misura il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta.
Legato al nuovo corso della segreteria Renzi è invece l'emendamento che impone il contributo di solidarietà già previsto per le pensioni d'oro sopra i 90mila euro anche ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e provinciali e agli alti funzionari degli organismi costituzionali (Quirinale, Corte costituzionale, Camere, Banca d'Italia).
Sempre sul piano politico da registrare proprio in Commissione Bilancio il primo asse Forza Italia-M5S, dopo gli abboccamenti di Berlusconi con l'ideologo del Movimento, il professor Paolo Becchi. FI ha infatti appoggiato a sorpresa un emendamento di M5S che voleva tagliare gli investimenti in campo aeronautico (non quelli per gli F-35) per destinarli alla sanità. Proposta comunque bocciata.
Ma da registrare anche la divisione dentro la maggioranza sui fondi alle scuole dell'infanzia paritarie, con l'ala cattolica del Pd, Ncd e l'Udc a sostegno del loro finanziamento, assieme a Forza Italia. Il tema è stato accantonato e non c'è stata quindi una rottura su un voto.